il caso
sabato 8 Novembre, 2025
Cacciatore muore nel bosco: vegliato due notti dal cane Gio fino all’arrivo dei soccorsi
di Gianfranco Piccoli
Luciano Pace, rettore della riserva di Cinte Tesino, aveva 70 anni. Stroncato da un malore: l’allarme dai familiari
Lo hanno trovato riverso a terra, nei boschi di Monte Mezza, ad appena quattrocento metri dal punto in cui aveva lasciato il suo pick-up, un Toyota Hilux. Al suo fianco, a vegliarlo per due notti, c’era Gio, il suo setter inglese, a testimoniare ancora una volta il legame speciale e misterioso che unisce i cani agli uomini. L’animale ha scavato una buca a fianco del corpo dell’amico – così hanno raccontato i testimoni – e lì è rimasto sino alle 7.30 di ieri mattina, quando sono arrivati i primi soccorritori. Per Luciano Pace, settant’anni, rettore della riserva di caccia di Cinte Tesino, non c’era più nulla da fare: stroncato da un malore, probabilmente un infarto, mentre si stava dedicando in un’uscita solitaria alla sua grande passione, la caccia.
Il pensionato, celibe, conosciutissimo in paese per aver guidato per decenni il corpo dei vigili del fuoco volontari e per il lavoro come operaio comunale, mercoledì era uscito per una battuta alle beccacce insieme a Gio. A dare l’allarme sono stati i familiari, preoccupati per il mancato rientro a casa di Luciano, confermato anche dall’assenza del suo fuoristrada. La macchina dei soccorsi si è messa in moto rapidamente: a cercarlo i «suoi» vigili del fuoco volontari, il soccorso alpino, ma anche i tanti amici cacciatori allertati con un veloce passaparola.
Una volta individuata l’auto, a pochi chilometri da Cinte Tesino, è stato relativamente facile trovare anche Luciano. Era a terra, probabilmente morto da molte ore, custodito da Gio. I soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso e avviare il recupero della salma.
Profondamente colpita la comunità di Cinte Tesino, dove da sempre Luciano era un perno della vita sociale.
«Luciano è stato a lungo comandante dei vigili del fuoco, attività che aveva dovuto lasciare a causa di un incidente – lo ricorda Leonardo Ceccato, sindaco di Cinte Tesino – era un cacciatore appassionato, era stato rettore della riserva di Cinte, ruolo che aveva ripreso a ricoprire dopo essere stato costretto a lasciare i pompieri. Un uomo che ha fatto tanto per il paese, una brava persona che amava stare in compagnia».
«Luciano era una persona nobile – il commosso saluto dell’amico Daniele Braus, consigliere del distretto del Tesino dell’Associazione cacciatori – da sempre attivo nel volontariato, con una grande passione venatoria: non era solamente rettore della riserva di Cinte Tesino ma è stato a lungo anche presidente della Consulta del Tesino». «Luciano era una persona squisita – continua Braus – sempre presente nella vita della comunità». Parole commosse anche da Matteo Rensi, presidente dell’Associazione cacciatori del Trentino, informato ieri mattina della morte improvvisa di Luciano Pace: «Un uomo solare e disponibile – il ricordo di Rensi – al servizio della comunità dei cacciatori. Se ne è andato praticando la sua passione». «Un uomo buono e gioviale, dedito al volontariato», le parole dell’amico Romano Sordo.
Il funerale sarà celebrato oggi alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Cinte Tesino. Luciano Pace lascia la sorella Giovanna, i fratelli Mario e Carlo e i tanti nipoti cui era molto legato.
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