montagna
martedì 4 Novembre, 2025
Strage di alpinisti in Nepal, cinque italiani morti. Tra loro l’altoatesino Markus Kirchler
di Redazione
Stefano Farronato e Alessandro Caputo sono deceduti sul picco Panbari. Paolo Cocco sullo Yalung Ri sempre sull'Himalaya. Disperso Marco Di Marcello
Sarebbero almeno cinque gli italiani morti in due distinti incidenti in Nepal. Oltre a Stefano Farronato e Alessandro Caputo, il cui decesso sul picco Panbari è stato confermato dalla Farnesina, secondo quanto riportato dai media locali altri tre connazionali sarebbero stati travolti da una valanga sullo Yalung Ri sempre sull’Himalaya.
Si stavano preparando per affrontare la scalata della vetta più alta, il Dolma Khang (6.332 metri). Tra loro Paolo Cocco, il cui corpo è già stato individuato. Di Marco Di Marcello (amici ed entrambi di origine abruzzese) e l’altoatesino Markus Kirchler non si avrebbero ancora notizie.
Secondo quanto riportato dal Corriere, Di Marcello, 37 anni, biologo e guida alpina, potrebbe ancora essere vivo: «Il segnale del radio satellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, Tenjing Phurba, è ancora attivo — spiega il fratello Gianni —. La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il “puntino” che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita».
Secondo il sito web di “The Tourism Times” di Kathmandu, «Bhuwan Bharati, amministratore delegato di Wilderness Outdoors, un’agenzia di trekking con sede a Kathmandu, ha confermato che Jakob Schreiber, dalla Germania, e Markus Kirchler, dall’Italia, sono stati sepolti dalla valanga. La loro guida alpina, Mere Karki, è morta anch’essa. “Avevano cambiato il loro piano iniziale di scalare il Pachermo (6.279 m) a causa del maltempo della scorsa settimana e si erano diretti verso la cima dello Yalung Ri”, ha detto Bharati».
Oltre ai cinque italiani, sarebbero deceduti anche un alpinista francese, uno tedesco e due guide alpine nepalesi.