Sicurezza

sabato 1 Novembre, 2025

A Rovereto arriva il sistema «Spis my»: fotosegnalamento digitale della polizia per identificare persone senza documenti

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La Polizia locale di Rovereto e Valli del Leno sarà dotata del sistema di indagine già in uso in oltre 1.200 stazioni italiane. Riconoscimento biometrico, foto, impronte e firma vocale per un’identificazione immediata

Fotografie da più angolazioni, impronte digitali e palmari rilevate elettronicamente, registrazioni audio per acquisire la firma vocale del soggetto da identificare. Sono queste le funzionalità garantite dal sistema di indagine e fotosegnalamento “Spis my”, fornito dall’azienda Secom srl di Pomezia, che sarà presto a disposizione del Corpo intercomunale di polizia locale Rovereto e Valli del Leno.

A richiedere l’adozione di questa tecnologia, già installata in oltre 1.200 stazioni di polizia locale in tutta Italia, era stata la sindaca di Rovereto Giulia Robol, che ha condiviso la proposta con il commissario del Governo e con il questore. L’obiettivo: rendere più efficaci le procedure di identificazione delle persone presenti sul territorio, in particolare di chi è privo di documenti.

Il via libera del commissario del Governo è arrivato in una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia, da cui è emerso l’«apprezzamento per l’iniziativa, che si colloca nell’ambito di una più ampia strategia di valorizzazione del ruolo operativo delle polizie locali nelle attività di controllo del territorio».

Tra le motivazioni che hanno sostenuto l’acquisto, il commissariato ha evidenziato che «l’attivazione del posto di fotosegnalamento può contribuire a snellire il carico di lavoro delle altre forze di polizia e a garantire una gestione più tempestiva e efficace delle identificazioni di cittadini stranieri senza documenti e dei reati connessi».

Il sistema, fornito dalla Secom srl, unica produttrice e distributrice di questa tecnologia in Italia, comporta un investimento di 32.909 euro più IVA al 22%. La cifra include fornitura, installazione e formazione per gli operatori della Polizia locale che utilizzeranno il sistema Spis my.

Grazie al nuovo dispositivo, sarà possibile riconoscere immediatamente persone prive di documenti, attribuendo loro un’identità certa e archiviando i dati attraverso un codice univoco di identificazione. Il sistema, collegato alle banche dati centralizzate, genera un file elettronico completo di dati personali e biometrici, foto fronte-profilo e dettagli fisici come tatuaggi o cicatrici.

Tutti i file confluiranno in un database nazionale condiviso con le altre stazioni di polizia locale, rendendo più rapido e coordinato il lavoro di riconoscimento e controllo del territorio.