bypass
venerdì 24 Ottobre, 2025
Area Sequenza, piombo fuori controllo: è 310 volte sopra i valori consentiti dalla legge
di Davide Orsato
I dati della relazione di Italferr: sopra i limiti anche il ferro, il piezometro e l’Acenaftene
Piombo ancora una volta sopra i limiti. E, in un punto ben preciso, all’altezza della cosiddetta Area Sequenza, dove è previsto un imponente progetto immobiliare, 310 volte sopra i valori consentiti dalla legge. È quanto si legge nella relazione periodica di Italferr, che monitora la presenza di inquinanti nella zona interessata dal cantiere della circonvallazione ferroviaria del capoluogo.
La relazione è stata pubblicata mercoledì: ancora una volta è una sonda specifica, il piezometro identificato con la sigla Aso 10 a segnare i valori che risultano «fuori controllo»: il 15 luglio, data in cui è stato effettuato il campionamento, ha rilevato 31 microgrammi per litro di piombo dietile e 28 microgrammi di piombo trietile, con un margine di errore di circa dieci microgrammi. I conti sono presto fatti, perché i limiti di legge sono di 0,01 microgrammi, quindi si parla di valori superiori di 310 e 280 volte. Dati altissimi che suonano, però, come una conferma di quanto già si sapeva dato che nello stesso punto di controllo, ad aprile, il piezometro aveva segnato, addirittura, 43 microgrammi per litro. Non è l’unico valore altissimo: il piezometro Pz 2 (posizionato all’altezza dello scalo Filzi) ha segnalato la presenza di ferro per 3.300 microgrammi per litro, sedici volte il massimo previsto dalla legge (200). Sempre la stessa sonda ha rilevato valori 40 volte superiori per quanto riguarda l’Acenaftene. Sforamenti, inoltre anche per le classi degli idrocarburi e dei nitrati.
Insorgono i comitati contro il bypass ferroviario che solamente sabato scorso avevano manifestato con una «passeggiata» nelle vie di Trento nord. In una nota diffusa ieri, i portavoce lamentano il ritardo con cui sono stati pubblicati i dati e lanciano l’allarme sui risultati, tornando a chiedere la realizzazione di barriere idrauliche. Inoltre, i comitati segnalano anche come non ci siano le rilevazioni di altri due punti (Aso 5 e Pz 4) perché – si legge nella relazione – «i piezometri non sono stati campionati in quanto distrutti o sepolti». Per gli attivisti, una dichiarazione di incuria. Per quanto riguarda gli sforamenti, Italferr, nella relazione, minimizza, affermando che gli sforamenti da piombo erano attesi, in quanto sono stati rilevati in un punto dove è attesa la bonifica. E il progetto delle Torri Sequenza? Tutto fermo: non è stato attualmente raggiunto un accordo tra il gruppo immobiliare Podini e uno dei proprietari dei terreni dell’ex Sloi, Michele Albertini, per quanto riguarda la gestione del flusso viabilistico su una porzione di area di proprietà di quest’ultimo.