In tribunale
martedì 21 Ottobre, 2025
«Ho rubato per fame». E il giudice rimette il ladro, arrestato per un furto in un supermercato, in libertà
di Benedetta Centin
L'ultimo «colpo» al Prix: si era presentato alla cassa con una baguette da 55 centesimi. Nello zaino, però, spesa per 30 euro

Ladro «per fame». Così si è giustificato ieri mattina, una volta davanti al giudice, un immigrato di 52 anni, arrestato sabato scorso dai carabinieri, dopo che aveva tentato di fare la spesa gratis in due supermercati della città. Nel primo episodio aveva cercato di rubare merce per 5 euro circa e, scoperto, aveva minacciato il direttore del punto vendita, lanciando anche una scatola di latte in cartone per guadagnarsi la fuga. Nella seconda occasione aveva invece pagato una baguette di pane da 55 centesimi quando nello zaino nascondeva cibo per 30 euro. «Sono regolare in Italia da anni. Ero un addetto alla sicurezza, parlo molte lingue, ma sono rimasto senza lavoro e così sono finito a vivere in strada. Se ho rubato del cibo è solo perché erano giorni che non mangiavo e avevo tanta fame» si è giustificato il magrebino durante l’interrogatorio, assistito dall’avvocata Veronica Manca. Di lì a poco è uscito dal tribunale da uomo libero. Niente carcere per lui o arresti domiciliari in qualche abitazione o struttura da individuare, come sollecitato dalla Procura. Il giudice per le indagini preliminari Enrico Borrelli ha convalidato sì l’arresto, per rapina impropria aggravata e furto aggravato, ma ha rimesso in libertà il 52enne, per la particolare tenuità del fatto (attenuante, questa, riconosciuta anche dalla Procura) e perché non ha ravvisato esigenze cautelari.
Furti «per necessità»
A dire la verità l’immigrato diventato suo malgrado un senza fissa dimora si era già cacciato nei guai con la giustizia negli ultimi tempi, tanto che gli è stata contestata la recidiva: ha infatti accumulato una serie di denunce per piccoli furti, che sono diventate rapine improprie quando reagiva con minacce o violenza. Tutti episodi, dettati, a suo dire, dalla necessità, una volta finito in strada. Circostanza, questa, che lo ha fatto avvicinare alla microcriminalità. E anche per questo la sua avvocata proporrà per lui un programma di messa alla prova con l’affidamento ai servizi sociali.
La merce arraffata
Il primo episodio si è registrato sabato in un supermercato Prix. Lo straniero, tra gli scaffali, ha arraffato merce per circa 5 euro ma è stato fermato dal direttore del punto vendita in prossimità della cassa. E allora ha reagito: ha minacciato il responsabile mimando il gesto del pugno, quindi ha lanciato una scatola di latte in cartone ed è poi fuggito minacciandolo: «Ti aspetto fuori, poi ti faccio vedere io». Ma anche così facendo non è riuscito a farla franca. Anzi, ha solo aggravato la sua posizione: quello che poteva essere un furto è diventato una rapina impropria.
C’è stato poi il secondo tentativo di mettere sotto i denti qualcosa. Messo a segno all’Orvea di via San Pio X. Allora il 52enne ha nascosto generi alimentari nello zaino per circa 30 euro. Tra questi anche della cioccolata. Una volta alla cassa si è presentato però con una sola baguette di pane del costo di 55 centesimi. Ma i commessi avevano notato il suo fare sospetto tra le corsie e, scoperta la spesa nella sacca, hanno chiamato i carabinieri. Arrestato l’immigrato, lo hanno portato in carcere a Spini di Gardolo. Dove il giudice ha però deciso non dovesse tornare.