ECONOMIA
lunedì 20 Ottobre, 2025
NIS 2 e Modello 231: la nuova frontiera della responsabilità aziendale
di Redazionale
Digitalizzazione, interconnessione e automazione hanno ridefinito i modelli di business, creando opportunità straordinarie ma anche nuove vulnerabilità. In questo scenario, la sicurezza informatica e la responsabilità d’impresa non sono più temi separati: rappresentano i due pilastri su cui si costruisce la fiducia e la continuità operativa.

Negli ultimi anni, il tessuto produttivo europeo è stato attraversato da un’ondata di cambiamenti senza precedenti. Digitalizzazione, interconnessione e automazione hanno ridefinito i modelli di business, creando opportunità straordinarie ma anche nuove vulnerabilità. In questo scenario, la sicurezza informatica e la responsabilità d’impresa non sono più temi separati: rappresentano i due pilastri su cui si costruisce la fiducia e la continuità operativa. A rafforzare questa consapevolezza contribuiscono due normative fondamentali: la Direttiva (UE) 2022/2555, meglio conosciuta come NIS 2, e il Decreto Legislativo 231/2001, che disciplina la responsabilità amministrativa degli enti.
La NIS 2, estende il perimetro della precedente NIS (2016/1148) e introduce obblighi stringenti per un numero molto più ampio di imprese.
L’obiettivo è chiaro: rafforzare la resilienza cibernetica dell’Unione Europea di fronte all’aumento esponenziale degli attacchi informatici. Tra gli obblighi principali previsti dalla NIS 2, figurano:
- l’adozione di misure tecniche e organizzative adeguate
- l’implementazione di politiche di gestione delle crisi e continuità operativa;
- la notifica obbligatoria degli incidenti significativi entro 24 ore dal momento in cui se ne viene a conoscenza;
- la valutazione periodica della sicurezza dei fornitori;
- la formazione e sensibilizzazione del personale, in particolare dei dirigenti e del top management.
Le sanzioni in caso di mancata conformità sono rilevanti: fino a 10 milioni di euro o al 2% del fatturato annuo mondiale.
Ma la vera novità è un’altra: la responsabilità diretta degli organi societari.
Gli amministratori e i dirigenti potranno essere ritenuti personalmente responsabili per l’inosservanza degli obblighi di sicurezza o per la mancata vigilanza. Il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto più di vent’anni fa un principio rivoluzionario nel diritto italiano: la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per i reati commessi nel loro interesse o vantaggio. Nel tempo, l’elenco dei cosiddetti “reati presupposto” si è ampliato, includendo fattispecie sempre più legate alla tecnologia, alla privacy e alla sicurezza dei dati.
La NIS 2, in questo senso, rafforza e completa il quadro 231, estendendo il principio della “colpa organizzativa” anche all’ambito digitale.
Le imprese più lungimiranti stanno già aggiornando i propri Modelli Organizzativi 231 per integrare la gestione dei rischi cyber, la governance IT, la definizione di ruoli e responsabilità e i flussi di segnalazione interna.
In questo modo, il modello diventa non solo uno strumento di difesa in caso di procedimenti, ma una leva di efficienza, credibilità e valore reputazionale.
L’adeguamento alla NIS 2 e l’investimento in cybersecurity e compliance non solo riducono la probabilità di incidenti, ma migliorano la propria capacità di risposta, la fiducia dei partner commerciali e l’accesso a mercati e finanziamenti.
In molti casi, infatti, la conformità a questi standard è già diventata una condizione contrattuale per poter partecipare a gare pubbliche, filiere internazionali o bandi PNRR.
Coperture assicurative: un pilastro della resilienza
La crescita delle responsabilità e la complessità dei rischi legati alla NIS 2 e alla 231 rendono oggi indispensabile integrare le misure di prevenzione con strumenti di trasferimento assicurativo. Il mercato offre diverse tipologie di coperture specifiche:
- Polizze Cyber Risk, che coprono i costi di ripristino dei sistemi, la perdita o cifratura dei dati, l’estorsione informatica, le richieste danni di terzi in caso di perdita o furto dei dati (GDPR), i danni indiretti e il lucro cessante;
- Polizze D&O (Directors & Officers), che proteggono amministratori e dirigenti dalle richieste di risarcimento legate a errori gestionali o omissioni in materia di sicurezza, compliance e governance;
- Coperture Tutela Legale, volte a sostenere l’impresa nei costi di difesa derivanti da procedimenti per reati presupposto.
Queste polizze non devono essere considerate sostitutive di un corretto modello di gestione del rischio, ma complementari.
Un incidente informatico, una violazione di dati o una contestazione di responsabilità possono generare danni milionari, capaci di compromettere la continuità di un’impresa. Un programma assicurativo ben costruito consente di limitare l’impatto economico, preservare la stabilità finanziaria e garantire la capacità di ripartire dopo un evento critico. In questo scenario complesso, le imprese hanno bisogno di un partner che sappia unire conoscenza normativa, esperienza assicurativa e capacità di analisi personalizzata.
Mec.Vis – specialisti del settore assicurativo
È il ruolo che svolge Mec.vis, società di brokeraggio assicurativo e consulenza aziendale che ha fatto della competenza e della visione integrata del rischio il proprio tratto distintivo.
Mec.vis forte di un know-how consolidato, opera al fianco delle aziende come intermediario indipendente, in grado di leggere le evoluzioni normative e tradurle in soluzioni concrete di tutela. Attraverso un approccio consulenziale, la società aiuta le imprese a:
- mappare i rischi operativi, tecnologici e di governance;
- individuare le aree di esposizione legate alla NIS 2 e alla 231;
- progettare programmi assicurativi integrati che consentano di trasferire al mercato i rischi non sostenibili internamente.
L’obiettivo non è limitarsi a “coprire” i rischi, ma governarli in modo intelligente, trasformando la gestione assicurativa in un vantaggio competitivo.
Adeguarsi alla NIS 2 e aggiornare il Modello 231 significa intraprendere un percorso evolutivo: dalla logica della semplice conformità a quella della governance responsabile e sostenibile. La sicurezza dei dati, la trasparenza dei processi e la protezione del patrimonio aziendale diventano così parte integrante della reputazione e del valore dell’impresa.
E in questo percorso, avere al proprio fianco un partner come Mec.vis significa trasformare la complessità normativa in un vantaggio competitivo reale: un approccio che combina prevenzione, protezione e proattività, a tutela non solo del business, ma anche delle persone che lo guidano.
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