La storia

domenica 19 Ottobre, 2025

Riva del Garda, Luigi Pagano chiude la Pelletteria Grazia. «Vado in pensione a 90 anni, ma so ancora vendere»

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Ha aperto uno dei primi negozi di via Fiume negli anni Cinquanta

Lo trovi ancora lì, dietro al bancone del suo negozio, nonostante i novant’anni compiuti a inizio ottobre. È la storia di Luigi Pagano, classe 1935 e titolare insieme alla moglie Grazia della pelletteria situata in via Fiume, una delle più storiche della città, la stessa che tra qualche mese chiuderà definitivamente i battenti per fare spazio a una nuova gestione. «Guarda, ho novant’anni ma so ancora fare il mio lavoro, so ancora vendere» afferma Pagano mentre accompagna una cliente alla cassa parlando fluidamente il tedesco.
Cresciuto in Austria da genitori originari di Napoli, Pagano si trasferisce prima a Trento e poi, per amore, a Riva del Garda, città in cui risiedeva Grazia, la donna che lo ha accompagnato per una vita intera e con cui ha condiviso anche l’attività che i due hanno aperto nel lontano 1964. «Ci siamo conosciuti in un bar – spiega Pagano – Era l’unico posto dove si poteva vedere la televisione a quei tempi. In quel locale ho visto questa ragazza e scherzando pensavo “Ma che fa qui da sola? Ora vado, mi presento e poi me la sposo”. Abbiamo parlato per diverse ore e il giorno dopo siamo usciti. Così mi sono trasferito a Riva ed è iniziato tutto». Una relazione che nel tempo si è poi allargata con l’arrivo del figlio Matteo, il quale ad oggi aiuta i genitori con l’attività, e che ha portato alla nascita di una delle pelletterie più longeve di via Fiume. Una via di cui Pagano conosce ormai ogni angolo, ogni particolare, e che in cuor suo non vorrebbe mai mollare. «Ora è finita – precisa ancora emozionato – Purtroppo per me e per mia moglie è diventato impossibile continuare. Il nostro è stato uno dei primi negozi su questa via. Non è facile lasciare». Fosse per lui, vedendo la prontezza e la lucidità con cui si interfaccia con i clienti e la voglia che dimostra ancora di avere, continuerebbe ancora per altri novant’anni ma – afferma – «il fisico non lo permette più». «È anche un grande cuoco – spiega invece il figlio Matteo – Sono certo che una volta chiusi non starà fermo».
«Questo è un lavoro che richiede tanti sacrifici – riprende Luigi Pagano – Ci sono giorni in cui arrivavo qui la mattina presto e andavo via dopo le dieci di sera. Abbiamo dato tutto a questa attività». Anni di lavoro che non sono stati semplici durante i quali Pagano ha dovuto combattere anche contro alcuni pregiudizi: «Sulla via venivo chiamato terrone – afferma sorridendo – Spesso li anticipavo dicendo “Eccomi, è arrivato il terrone”. Ora siamo tutti amici». E proprio in occasione del suo novantesimo compleanno Pagano ha organizzato un buffet con tutti i commercianti di Via Fiume, sia per festeggiare che per ringraziarli per il tempo condiviso in tutti questi anni. «Oggi sono cambiate davvero tante cose» spiega. Cambiamenti che Pagano ha vissuto in prima persona: dal boom economico alle difficoltà che di questi tempo i commercianti devono affrontare. «Era proprio un altro mondo in quegli anni – sottolinea – Ci sono stati davvero tanti cambiamenti, alcuni positivi e altri meno. Si lavorava sicuramente meglio prima: ricordo ancora le locomotive di turisti che ogni anno raggiungevano Riva da ogni nazione. Ho visto crescere diverse generazioni: ci sono clienti che venivano bambini, mentre ora sono genitori. Siamo molto affezionati a loro». Affetto che è sempre stato contraccambiato, tanto che molti i turisti fanno ritorno in negozio: chi per comprare e chi, invece, per salutare «Gigi», diventato ormai un’istituzione della via. A testimonianza del forte legame con la propria clientela l’album fotografico che la famiglia conserva con particolare attenzione, all’interno del quale sono inserite le tante cartoline e le foto che ogni anno arrivano dai vari clienti che risiedono all’estero.
Ad aiutare con il negozio in questi anni è stato appunto anche il figlio Matteo, che ha scelto di non portare avanti la pelletteria per dedicarsi ad altre attività imprenditoriali. «Questo negozio ha rappresentato la loro vita – afferma il figlio – E credo sia anche il motivo per cui siano rimasti in salute. Sono ancora davvero molto lucidi». «Anche più di lui» risponde scherzosamente Luigi.
A sessantuno anni di distanza, quindi, il centro storico di Riva del Garda perde un pezzetto di storia, con la Pelletteria Grazia che chiuderà il prossimo gennaio. Il negozio continuerà a vivere ma sotto ad una nuova gestione.