La polemica
sabato 4 Ottobre, 2025
Corteo per Gaza. Dopo le critiche al corteo di Fugatti e Bisesti arriva la replica della giunta comunale di Trento: «Anche per il concertone di Vasco la città fu bloccata. E nessuno si è mai scusato»
di Redazione
Il governatore aveva criticato il blocco del traffico da parte dei manifestanti. Gli assessori: «Due pesi e due misure. Dov'era quando Salvini chiese di fermare l'Italia per tre giorni?»

A firmare il comunicato c’è tutta la giunta comunale di Trento, con la sola eccezione del sindaco Franco Ianeselli, accusato di aver «preso parte a una manifestazione che ha bloccato la tangenziale». «Fugatti e Bisesti chiedono rispetto per Trento, eppure per il concerto di Vasco la tangenziale fu completamente bloccata». Lo affermano, gli assessori Elisabetta Bozzarelli, Giulia Casonato, Alberto Pedrotti, Gianna Frizzera, Michele Brugnara, Andreas Fernandez, Monica Baggia.
«Abbiamo avuto una sorta di déjà-vu quando ieri abbiamo letto le dichiarazioni del presidente della Provincia Fugatti (e dell’ineffabile consigliere provinciale Bisesti) a proposito della straordinaria partecipazione popolare alla manifestazione per Gaza – scrivono in “La città merita rispetto” ha tuonato Bisesti. “Non possono essere messe in discussione le libertà degli altri”, ha ammonito Fugatti riferendosi al blocco della tangenziale da parte di alcuni manifestanti. Verissimo, però. Però, come spesso accade, la Lega usa due pesi e due misure, perché non ci pare ci sia stata una simile premura quando, in altre occasioni, la città di Trento e i suoi cittadini non sono stati affatto rispettati. Qualcuno ricorda il 20 maggio del 2022, giorno del mega concerto di Vasco Rossi? La tangenziale fu chiusa per un’intera giornata, i dipendenti pubblici obbligati allo smart working. Durante la notte, la ferrovia fu invasa dal pubblico (e interrotta per oltre un’ora) perché, come peraltro qualcuno aveva fatto notare alla vigilia dell’evento, le vie di fuga pensate per 120 mila persone erano del tutto insufficienti e inadeguate. Solo per un caso fortuito in quella notte a tratti drammatica non c’è stato l’incidente. Non ci dilunghiamo (perché i fatti sono noti a tutti) sul buco milionario che quell’evento dall’evidente significato pre elettorale ha lasciato nelle casse pubbliche danneggiando tutti i contribuenti trentini. Dopo quel disastro su tutti i fronti, non ci pare che qualcuno si sia scusato».
Arriva quindi la domanda: «È stata rispettata in quell’occasione la città? Sono stati rispettati i cittadini di Trento? A noi pare che la Lega – la Lega che in passato ha bloccato le autostrade mettendosi alla testa della protesta per le quote latte, la Lega che ha chiesto con Salvini di fermare l’Italia per tre giorni – sia in evidente malafede: sembra avercela con la democrazia, con l’espressione del dissenso e della protesta, con la partecipazione civile di una città che ha messo il dramma di Gaza al primo posto. Prima dello stipendio, di un lungo weekend di sole e di qualsiasi altro impegno. Sono i Fugatti, sono i Bisesti che mancano di rispetto a chi ieri ha manifestato pacificamente per dire che il massacro di Gaza è anche affare nostro, che i quasi 70 mila palestinesi ammazzati da Netanyahu, che i bambini avvolti nei piccoli sudari, che le migliaia di mutilati non ci possono lasciare indifferenti».
Quindi la conclusione: «E visto che il Governo Meloni balbetta, che per il nostro ministro degli Esteri “il diritto internazionale vale solo fino a un certo punto”, che il ministro della Difesa ringrazia Israele per non aver ammazzato gli attivisti della Flottilla, allora ci pensano i cittadini a urlare che la misura è colma, che a Gaza si stanno violando tutte le leggi, si sta calpestando la vita, si sta tradendo il significato della parola umanità.