Il caso

martedì 30 Settembre, 2025

Haters scatenati dopo la morte di Davide Verones. L’associazione cacciatori: «Abbiamo fatto gli screenshot dei commenti: tuteleremo la sua memoria in ogni sede»

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Il 37enne è morto domenica in un incidente in montagna. La sua colpa? Essere cacciatore

Dopo la tragedia, puntuali sono arrivati i commenti sardonici, se non di giubilo. Utenti, anonimi e non, che esultavano per la morte di un giovane, vittima di un incidente in montagna, solo perché cacciatore. Il presidente dell’Associazione cacciatori trentini, Matteo Rensi, non ci sta: «C’è un limite a tutto», dice. E annuncia che sono stati salvati gli screenshot di «quei commenti infami, così che sarà possibile  chiamare gli autori a risponderne nelle sedi opportune».

Il riferimento è a Davide Verones, il 37enne di Meano morto domenica sul Monte Gazza (i funerali saranno domani, mercoledì primo ottobre). «Mi rendo conto che provare a rivolgersi a estremisti, accecati dalla rabbia e da posizioni ideologiche prevenute, ha poco senso – prosegue Rensi – ma domenica scorsa è morto un ragazzo di 37 anni che stava facendo ciò che amava senza infrangere nessuna regola né legge, un ragazzo che avrebbe provato tra qualche mese l’enorme gioia di diventare padre. Un dramma per il quale non riesco neppure  a trovare le parole adatte, una disgrazia che lascerà il segno per sempre sui suoi famigliari, la sua compagna, sul bambino che non potrà neppure conoscere».

Quanto ai commenti, il presidente dei cacciatori aggiunge: «Innanzitutto faccio fatica a comprendere la cattiveria di certi individui, quanto ho avuto modo di leggere mi ha fatto allo stesso tempo schifo e rabbrividire – riprende Rensi -. La nostra, mi rendo conto, è una passione che crea divisione e dibattito, ma al primo posto deve rimanere solido il rispetto della persona. Come Associazione Cacciatori tuteleremo Davide in ogni sede»