L'iniziativa
martedì 30 Settembre, 2025
«Luci sulla Palestina»: candele, torce e fiaccole agli ospedali di Trento, Arco e Rovereto per fermare il genocidio
di Redazione
Mercoledì 2 ottobre alle 21 arriva anche in Trentino il flashmob contro il genocidio a Gaza e in solidarietà ai medici ed infermieri uccisi

Negli ospedali di Trento, Rovereto ed Arco come in altri 180 nosocomi in tutta Italia giovedì 2 ottobre alle 21 medici ed infermieri manifesteranno con un flash mob contro il genocidio a Gaza e in ricordo dei tantissimi sanitari uccisi in Palestina. All’iniziativa, promossa dalle reti #DigiunoGaza e Sanitari per Gaza, aderisce anche la Funzione pubblica del Trentino.
«Giovedì sera – spiega il comitato promotore – accenderemo insieme, in tutta Italia, torce, lampade, lumini, candele per illuminare simbolicamente la notte di Gaza e ricordare gli oltre 60 mila palestinesi uccisi in questi ultimi due anni dall’esercito israeliano, tra cui 1.677 sanitari i cui nomi ricorderemo durante il flash mob, in una lettura a staffetta tra le regioni».
A Trento il flash mob si svolgerà davanti all’ingresso principale dell’ospedale Santa Chiara, in largo Medaglie d’oro. A Rovereto davanti all’ingresso principale del Santa Maria del Carmine, così anche ad Arco.
I promotori trentini hanno invitato anche l’Azienda sanitaria ad appoggiare l’iniziativa di solidarietà, ma ad oggi non è arrivata alcuna risposta. Anche per questa ragione i flash mob si svolgeranno all’esterno. E’ prevista l’adesione di medici, infermieri ed oss di tutti gli ospedali della provincia e non si escludono altre iniziative spontanee sul territorio.
«Chiediamo che il Governo, le Regioni, le Province Autonome, le nostre Aziende sanitarie ed i Comuni – sottolineano le due reti promotrici – agiscano subito, che adottino atti ed impegni formali contro il genocidio del popolo palestinese. Chiediamo che sia avviato il boicottaggio immediato della azienda farmaceutica israeliana TEVA, un’azienda che non solo è complice del governo israeliano nelle politiche di occupazione e apartheid, da cui trae profitti, ma è anche attivamente coinvolta nel genocidio. Tutti devono fare la loro parte, anche e soprattutto il Governo italiano che deve fare pressione su Israele e interrompere accordi e forniture militari. Questo è il senso della nostra mobilitazione. Ci uniamo a tutti i movimenti che in Italia e in tutta Europa chiedono di fermare il genocidio, a partire dalla Global Sumud Flottilla la cui iniziativa umanitaria e politica seguiamo e sosteniamo con forza e ammirazione. Giovedì sera davanti ai nostri ospedali alzeremo all’unisono le nostre voci, ci uniremo da terra alla Flotilla in mare e renderemo omaggio, leggendo tutti i loro nomi, agli oltre 1677 colleghi e colleghe uccise mentre assistevano e curavano la popolazione di Gaza».