Il caso

sabato 27 Settembre, 2025

Flotilla, la delegazione italiana tira dritto. Tajani: «Pericoloso peggiorare la situazione»

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Schlein: «Condivido l'appello di Mattarella, ma non siamo noi gli organizzatori». Procaccini (FdI): «Il centrosinistra richiami e ponga fine a questa operazione politica»

«La missione continua». Con un comunicato diffuso all’indomani dell’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la delegazione italiana della Global Sumud Flotilla ha fatto sapere di non voler interrompere la navigazione verso est insieme al resto della flotta internazionale. “All eyes on Gaza” è il messaggio che chiude la nota in cui si specifica che a bordo sono rimaste circa 40 persone e che «ridurre la Flotilla al solo scopo (seppur importantissimo) della consegna degli aiuti umanitari è strumentale al boicottaggio della missione».

 

Nessun cambio di rotta quindi, scenario che preoccupa il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani che, da Telese Terme (Benevento) per un evento di FI, ribadisce prima l’impegno del governo affinché «nessun italiano e nessuno dei partecipanti possa rischiare» ma poi avverte come questa scelta comporti «un rischio non secondario», ovvero quello di rompere il blocco navale israeliano. «Peggiorare la situazione è pericoloso e a noi preoccupa l’incolumità fisica e la sicurezza dei nostri concittadini», afferma Tajani ricordando che le navi della Marina militare «non scorteranno la Flotilla». E a chi domanda se i parlamentari a bordo non farebbero meglio a rientrare, replica: «Mi pare che l’appello dei leader della sinistra sia quello di seguire le parole del presidente Mattarella».

 

In effetti anche Elly Schlein, dopo il silenzio di venerdì, ha dichiarato di condividere l’appello del Capo dello Stato. «Noi non siamo gli organizzatori – ricorda però la segretaria del Pd – quello che possiamo fare è invitare a proseguire il dialogo che è partito tra la Flotilla e il Patriarcato latino». Diverso invece il punto di vista di Fratelli d’Italia che, attraverso l’eurodeputato Nicola Procaccini si rivolge proprio a Schlein e agli altri leader del centrosinistra: «Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni li richiamino indietro per porre fine a quella che si è palesata come una pura operazione politica con preoccupanti risvolti militari»