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giovedì 25 Settembre, 2025

Verso i mondiali di ciclismo, ecco come potrebbe essere la «Cittadella» di San Vincenzo. Il modello? Un maxi velodromo nella Bergamasca

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L'idea è già stata fatta propria dalla giunta provinciale su proposta della consigliera Eleonora Angeli. Nello stesso impianto aree di allenamento per il gravel, il ciclismo su strada e il free ride

Il sempre più probabile arrivo dei Mondiali di ciclismo del 2031 avvicina anche l’ipotesi «Cittadella del ciclismo» a San Vincenzo. Una struttura capace di ospitare una molteplicità di gare del mondiale extralarge, come ad esempio la bmx e le gare brevi, e poi lasciare in eredità a Trento e a tutto il Trentino un’importante infrastruttura sportiva. Ma che modello potrebbe avere questa cittadella? Come ce la possiamo immaginare? Un paragone sensato potrebbe essere il Vittoria Park di Brembate nel bergamasco.

L’impegno della giunta
Non solo perché si tratta di una struttura ciclista importante per dimensioni e offerta, ma anche perché viene preso a modello in un documento che impegnava la giunta a realizzare un’infrastruttura simile. Si tratta dell’ordine del giorno numero 71, prima firmataria Eleonora Angeli (Noi Trentino per Fugatti), che impegnava la giunta a realizzare un «Trentino cycling park», un’«infrastruttura dedicata alla bicicletta in senso tout court e che sappia rispondere alle esigenze di tutte le discipline, dalla strada, alla bmx, al ciclocross, al mountain bike, al gravel e all’easy downhill». Sempre nell’ordine del giorno si suggeriva di prendere a modello «quanto realizzato a Brembate in provincia di Bergamo con il Vittoria park, attualmente l’unico park in Italia interamente dedicato alla bicicletta e realizzato su un’area complessiva di circa 50mila metri quadri quasi integralmente occupati da tracciati sterrati, attrezzati, ad anello, di lunghezza variabile, realizzati con pavimentazione permeabile e materiali naturali». « Soltanto con un’infrastruttura di questo tipo – concludeva Angeli – si potrà dare finalmente una risposta alla richiesta di tutte le società sportive di Trento e della provincia, oltre naturalmente a permettere alle famiglie di portare i loro figli in tutta sicurezza a praticare lo sport della bicicletta».

Oltre quattro chilometri di percorsi
Il Vittoria Park di Brembate diventa quindi il modello a cui guardare, immaginando la futura «Cittadella del ciclismo» di Trento. Il parco nasce accanto alla sede dell’omonima azienda, che produce pneumatici per biciclette. L’intuizione è quella di creare uno spazio aperto agli sportivi e, al tempo stesso, un laboratorio a cielo aperto per lo sviluppo e il test dei pneumatici. Il parco si sviluppa su oltre cinque ettari di superficie e mette a disposizione più di quattro chilometri di percorsi. La pista asfaltata corre lungo il perimetro dell’area e rappresenta la base ideale per chi si allena su strada o gravel. All’interno trovano spazio tracciati sterrati e sezioni in ghiaia che simulano percorsi off-road, settori in pavé e strade bianche che richiamano le grandi classiche come la Parigi-Roubaix e le Strade Bianche, e ancora una jump line con salti fino a due metri che attira gli amanti del freeride. A completare il quadro ci sono la pump track, dedicata a tecnica ed equilibrio, e il nuovo circuito da oltre tre chilometri pensato per il ciclocross, arricchito da sabbia, ghiaia, rocce e strutture in legno.
Accanto alle piste sorge poi il Vittoria house, un edificio polifunzionale di mille metri quadrati che ospita una caffetteria con bistrot, uno shop, l’officina con il servizio di noleggio bici, spogliatoi, docce e spazi conferenze. Facile immaginare una struttura simile anche nella versione trentina. Il parco del bergamasco poi non è solo un luogo di allenamento quotidiano, a cui gli appassionati accedono con un biglietto dal costo di 14 euro, ma anche la cornice di eventi e competizioni: dal campionato regionale di ciclocross alle gare di pump track, fino a presentazioni e giornate di test con protagonisti del ciclismo internazionale. La sfida per il Trentino sarebbe quella di attrarre eventi simili dopo i mondiali.