La protesta
lunedì 22 Settembre, 2025
Sciopero per Gaza, l’Usb canta vittoria: «Siamo in migliaia». Ed Fbk precisa: «Nessuna collaborazione con Israele»
di Redazione
Una bandiera palestinese è comparsa anche fuori dal municipio. Ianeselli: «Le piazze sono nel giusto»

Si è conclusa la partecipata (a Trento circa 3000 manifestanti) iniziativa a favore di Gaza e uno dei principali promotori, almeno per quanto riguarda il capoluogo trentino, cioè il sindacato Usb, canta vittoria.
«Abbiamo ancora negli occhi l’entusiasmo di migliaia di giovani – recita una nota diffusa dal sindacato di base – e la voglia di riscatto di operai, facchini, autisti, infermieri, commesse, impiegati, giovani a partita iva, precari, occupanti di case, migranti. Il mondo del lavoro che è tornato protagonista e che chiama la cittadinanza, tutta la cittadinanza, ad alzarsi in piedi. Non lo fa per un rinnovo contrattuale ma per chiedere giustizia per un popolo lontano e martoriato. In questa epoca di egoismi e individualismi sembra qualcosa di impensabile. E invece no, la solidarietà tra i popoli, la fratellanza al di là dei confini, non sono valori morti e sepolti, anzi sono vivi e forti. C’era solo bisogno che una soggettività organizzata li valorizzasse e li riportasse alla ribalta. Che una qualche organizzazione avesse il coraggio, contro tutti e tutto, di rimetterli al centro. Ora che un popolo si è alzato tutto è destinato a cambiare. Come dice qualcuno, quando il dentifricio è uscito dal tubetto è impossibile farcelo rientrare. Il 22 settembre è cominciata un’altra storia. Una storia tutta da scrivere».
La bandiera palestinese fuori dall’ufficio del sindaco
E dall’ufficio del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, da ieri è esposta una bandiera della Palestina, lasciata dai manifestanti durante il passaggio davanti al municipio.
«Non c’è neppure da spiegare perché aderiamo alla campagna “R1pud1a” di Emergency – spiega Ianeselli – visto quello che sta accadendo a livello internazionale e viste le piazze che stamattina, in tutta Italia, si sono riempite giustamente contro il massacro in corso a Gaza. Ci tengo però a dire che il Comune di Trento non inizia oggi a promuovere il valore della pace: lo fa già il nostro statuto, lo facciamo nelle scuole con il progetto ‘Tuttopace”, l’abbiamo ribadito con la recente campagna “Save Gaza, fermate il massacro”».
Fbk: «Niente rapporti con aziende israeliane»
Nel mirino dei manifestanti, anche la fondazione Bruno Kessler, accusata di portate avanti progetti con realtà israeliane. Al riguardo, nelle ultime ore, sono arrivate delle precisazioni, da parte del segretario generale Andrea Simoni, che nega partnership portate avanti negli ultimi tre anni.
«Fbk – spiega Simoni – svolge numerosi progetti di ricerca e innovazione in collaborazione con istituzioni accademiche, centri di ricerca e imprese, sia in Italia che a livello internazionale. Le collaborazioni con Università, Istituzioni e Centri di ricerca consentono alla Fondazione Bruno Kessler di confrontarsi su temi scientifici di interesse comune, mentre le attività innovative con le aziende contribuiscono a sostenere nuove iniziative di ricerca mediante accordi di trasferimento tecnologico. Tutte le attività svolte in FBK sono orientate a generare valore sociale e a produrre un impatto concreto, accompagnando l’innovazione tecnologica con responsabilità etica nel contesto della comunità scientifica internazionale. In questo quadro generale, riteniamo opportuno fornire un chiarimento ufficiale in merito a presunti rapporti con istituzioni o aziende israeliane».
Molte delle accuse a Fbk riguardano la collaborazione con Leonardo, azienda a controllo pubblico che opera nel settore della difesa e che collabora con entri israeliani.
Il bilancio
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