Grandi carnivori
giovedì 18 Settembre, 2025
Val di Sole, turisti trovano la carcassa di un’orsa: indagherà l’istituto zooprofilattico
di Davide Orsato
La scoperta nel pomeriggio di oggi. I resti sono stati recuperati dal corpo forestale
A trovarla, un gruppo di escursionisti, mentre si stavano avventurando in quota (oltre i 2000 metri). Camminando, oggi pomeriggio (giovedì 18 settembre) si sono imbattuti nella carcassa di un grosso animale. Ci hanno messo poco a capire che si trattava di un’orsa. Hanno chiamato, come da indicazioni, il 112, segnalando la loro posizione. E, sul posto, che è stato tenuto appositamente vago (bassa val di Sole, nel territorio comunale di Caldes, lo stesso dove è avvenuta l’aggressione mortale a Andrea Papi) si sono recati gli agenti del Corpo forestale.
Ora toccherà all’Istituto zooprofilattico delle Venezia (alla cui sede di Trento sarà consegnata la carcassa) a chiarire quanto accaduto. Il che significa essenzialmente una cosa: si tratta di morte naturale, o c’è qualcos’altro dietro? L’analisi dei resti consentirà di capire se ci sono tracce di proiettili o di avvelenamento.
L’analisi da parte dell’Istituto è prassi: in molti casi è stato possibile accertare la morte per motivi che non c’entrano nulla con l’intervento umano (e questo succede spesso con gli esemplari maschi che muoiono a seguito di lotte per la concorrenza nella riproduzione). Ma ci sono anche precedenti di bracconaggio: il più noto riguarda F36, ritrovata nel 2023 in val Bondone, nel comune di Sella Giudicarie.
I periti, sulla carcassa, hanno individuato il foro di entrata e di uscita di un proiettile. A due anni di distanza, due cacciatori del posto sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di uccisione di animale protetto. C’è poi il caso di Mj5, l’orsa che si è resa responsabile, in val di Rabbi di un’aggressione e di un falso attacco. Trovata morta, l’ipotesi è che si tratti di avvelenamento.
Il caso
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