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sabato 6 Settembre, 2025

La Majon di Fascegn compie 50 anni: al via un weekend di festeggiamenti con tutte le minoranze linguistiche d’Italia

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Due gli appuntamenti in calendario: il 13 e il 14 settembre con celebrazioni, musica e la storica sfilata della Gran Festa da d’Istà di Canazei
Un anno di festa per la Majon di Fascegn: dopo il Carnevale di Canazei e l’evento sociolinguistico sul futuro del ladino, è arrivato il momento di una nuova iniziativa per valorizzare il grande traguardo raggiunto dall’Istituto Ladino, i 50 anni della casa di tutti i fassani.
Altre due iniziative nel programma dei festeggiamenti, infatti, sottolineano l’importanza per questa Istituzione di confrontarsi con il proprio territorio e la propria gente, ma anche di guardare oltre e dare valore alle tante collaborazioni attivate con le 12 comunità di minoranza ufficialmente riconosciute in Italia.
«Con questa iniziativa la Majon di Fascegn ha voluto sottolineare l’importanza della collaborazione, del fare rete e del confronto, evidenziando che le minoranze non sono sole, ma diventano maggioranza quando si uniscono ad altre culture e a popoli che, come i ladini, si impegnano ogni giorno per la propria salvaguardia, l’identità e la lingua. Una comunità che si chiude in se stessa resta isolata mentre il mondo va avanti; scambio e apertura non significano omologazione, ma consapevolezza e coscienza di ciò che si è», ha commentato la direttrice della Majon di Fascegn Sabrina Rasom.

Due gli appuntamenti in calendario. Il 13 settembre, a partire dalle ore 16, presso la sede della Majon di Fascegn a San Giovanni di Fassa, l’Istituto Ladino accoglierà per le celebrazioni del cinquantenario i rappresentanti dei territori arbëreshë, catalani, germanofoni, greci e grecanici, sloveni, friulani, croati del Molise, francesi, francoprovenzali, occitani e sardi per un pomeriggio di confronto e scambio di idee, prospettive, sfide e progetti comuni per il futuro.
Un futuro che sembra più luminoso se costruito insieme, superando le difficoltà e riuscendo a crescere collettivamente. Il dialogo sarà favorito da una piattaforma digitale che raccoglierà i contributi di tutti e da simboli e materiali identitari presentati come in una fiera di colori e lingue.
Alle ore 19 invece, nella Sala Grana dell’Istituto, è previsto un momento musicale con la band ladina Pop Corner, la band croata del Molise Kroatarantata e la Compagnia Arakne Medierranea e Rocco de Santis de la Grecìa Salentina, in un laboratorio artistico che farà comprendere l’importanza dell’incontro e le opportunità che possono nascere da un confronto curioso e vivace.

Il giorno successivo, 14 settembre, in occasione del 50° anniversario dell’Istituto Culturale Ladino “Majon di Fascegn”, la storica sfilata della Gran Festa da d’Istà di Canazei accompagnerà simbolicamente l’Istituzione ladina per eccellenza, celebrando con orgoglio l’identità, le tradizioni e la lingua del popolo ladino. Un popolo fiero delle proprie radici, ma anche aperto al confronto e alla ricchezza delle diversità.

Quest’anno i ladini accoglieranno nella sfilata le minoranze linguistiche storiche d’Italia che parteciperanno con i loro simboli, coi costumi tradizionali e i rispettivi patrimoni culturali. A questi si uniranno anche nuovi cittadini di Fassa, che indosseranno i costumi tradizionali dei loro Paesi di provenienza, arricchendo così la comunità fassana con le proprie radici culturali provenienti da tutta Europa e dal mondo, testimoniando un legame vivo fatto di condivisione, accoglienza e collaborazione.

«Vogliamo che questa festa diventi un incontro di culture e identità, un’occasione per celebrare la bellezza della diversità e il valore della ladinità, principi che ci accompagnano ogni giorno anche nella società fassana, nell’economia turistica, nella Scuola Ladina, nel rapporto con le nuove famiglie che hanno scelto di vivere sul nostro territorio», ricorda la presidente dell’dell’Istituto Culturale Tea Dezulian.

Sono invitati tutti coloro che hanno desiderio e piacere di festeggiare con l’Istituto e di comprendere quanto sia importante anche per i ladini aprirsi al mondo per far crescere la propria coscienza identitaria senza paura di perdere le proprie radici. Gli eventi sono resi possibili grazie al sostegno finanziario della Regione Trentino-Alto Adige.