Economia
venerdì 5 Settembre, 2025
Vini e spumanti, annata flash. Lunelli: «Vendemmia accelerata. Chardonnay ottimo, meno il Pinot Nero»
di Gabriele Stanga
Endrici: «Annata anomala ma buona, ora vedremo come va il mercato». Coller: «Numeri in aumento e basi interessanti»

«Un’annata bellissima ma compressa sui 25 giorni invece che sui 40 ottimali», così il vicepresidente di Cantine Ferrari di Trento, Marcello Lunelli commenta la vendemmia 2025, che si muove verso una chiusura più rapida del previsto, entro la fine di settembre al più tardi. Il cambiamento climatico aveva già portato ad anticipare l’inizio della vendemmia verso la metà di agosto e le forti piogge di quest’estate hanno dato un’ulteriore accelerazione. E così il tradizionale detto «D’ottobre il vino nelle doghe», non resta che un’eco dei racconti dei nonni. È ancora presto per dire qualcosa in termini di qualità, salvo per gli spumanti che sembrano promettere molto bene. Da un punto di vista quantitativo, invece i numeri sono in linea con gli scorsi anni.
Cantine Ferrari
«Tutta l’annata si è concentrata e anticipata, la vendemmia è stata molto più compressa e l’uva è maturata molto più velocemente – prosegue Lunelli – Prima tra le diverse colture e tra alta e bassa collina c’erano anche 15 giorni di differenza, oggi ce ne sono 7 o 8». Al cambiamento Ferrari risponde con «una migliore e più precisa organizzazione in cantina e con l’ausilio delle 3 nuove presse del centro di pressatura», che consentono un migliore trattamento delle stesse.
Guardando ai vini l’annata ha due facce: «Per lo Chardonnay è stata molto bella – commenta Lunelli – con dati che non vedevamo da un po’ e un ottimo equilibrio tra acidità, zuccheri e ph». Situazione più «difficile e delicata» per il Pinot Nero: «Con le piogge il grappolo si gonfia e gli acini si rompono, poi aumenta il rischio di muffa grigia, per questo si anticipa un po’ la raccolta – spiega il viticoltore – L’alternativa era tra aspettare col rischio di avere un’uva marcia o portare a casa un’uva ottimale ma non superlativa. Diciamo che è un annata non da 5 stelle per il Pinot nero, che sarà comunque un buon vino ma non ai livelli dello Chardonnay». Sul fronte della quantità la produzione dovrebbe essere in linea con gli scorsi anni. Alcuni effetti del cambiamento climatico si vedranno, poi nei prossimi anni: «Alcuni vigneti di bassa collina non avranno più caratteristica di acidità e ph per diventare base spumante Ferrari e dovranno essere riconvertiti a base di ottimi vini bianchi, mentre il futuro del nostro spumante sarà nei vigneti di Castel Stenico. Un’altra strada è quella di agire sulla qualità e la genetica delle radici per allungare il periodo di maturazione e combattere il caldo, ma è un percorso di anni».
Endrici e Confagricoltura
Condivide il pensiero di Lunelli, anche Paolo Endrici, presidente delle Cantine Endrizzi: «È stata un’annata un po’ anomala – osserva – Tutte le uve stanno maturando più o meno contemporaneamente, dal Teroldego al Pinot e altri, cosa che non è mai successa, abbiamo già il vino. Bisogna correre da tutte le parti per vendemmiare in tempo (ride ndr). A parte questo l’uva è bella e siamo ottimisti. L’annata porterà un po’ di più in termini di quantità ed è qualitativamente buona, poi bisognerà vedere il mercato, noi come azienda ce la caviamo bene ma l’instabilità mondiale desta preoccupazione». Per quanto riguarda le basi spumante, conferma Endrizzi, «l’annata è ottima». Conclude poi con una battuta: «Di solito si andava avanti anche ad ottobre con il cabernet verso il 10 o anche a metà ottobre, invece quest’anno a fine settembre avremo finito tutto, non è normale, oltre alle bizze della politica, abbiamo anche le bizze del tempo». Con lui anche il presidente di Confagricoltura e della cantina sociale di Rovere della Luna: «Le varietà bianche sono arrivate quasi alla conclusione – afferma – Abbiamo dovuto accelerare perché le piogge hanno gonfiato l’uva e si doveva evitare che le cose prendessero una brutta piega da un punto di vista qualitativo. Il grosso della vendemmia sarà completato domani, poi qualcosa andrà avanti fino a lunedì o martedì».
Venendo ai vini, «il Pinot grigio sta andando bene, molto bene lo Chardonnay, ci sono buone gradazioni e anche le basi spumante entrate sono molto buone e interessanti, così come il Traminer. La quantità sarà come l’anno scorso, forse uno due punti percentuali in più». Qualche zona come la Val di Cembra «ha fatto più fatica per via delle grandinate – afferma Coller – e in generale tutto il Trentino ha dovuto accelerare per via delle piogge. Ma alla fine abbiamo sopperito bene. Il mercato poi ha qualche problema in più dal punto di vista del calo dei consumi, ma vedremo come andrà».
il racconto
Da piccola e malata alla libertà: la storia di una riccia salvata a Bronzolo. «Pesava appena 110 grammi ed era senza mamma»
di Redazione
La piccola è stata trattata con antibiotici, antiinfiammatori e vitamina B1 a supporto del sistema nervoso. Al momento della liberazione pesava oltre 600 grammi