Economia

sabato 30 Agosto, 2025

Trento, un bilocale costa anche 300 mila euro. E per comprare casa serve l’aiuto di mamma e papà

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Maffei (Rurale Vallagarina): «Pochi mutui nonostante i tassi favorevoli, in media la durata è di 25 anni»

Affitti che non scendono sotto i 700 euro, mentre per chi vuole acquistare casa il costo dell’immobile si aggira intorno ai 250mila euro per un semplice bilocale, arrivando ai 400mila per un trilocale con due stanze da letto. Il tutto senza contare i garage per cui si aggiungono altri 40-50mila euro circa. E intanto gli stipendi 1500-1600 euro al mese. Così per lavoratori e giovani coppie diventa sempre più difficile trovare una sistemazione.

Prendere casa in affitto oggi costa anche di più che pagare una rata del mutuo, ma per chi sceglie di ricorrere a questa seconda strada e comprare la prima casa, la strada è tutt’altro che in discesa. Anzi secondo alcuni studi, il Trentino Alto Adige è la ragione in cui la rata media mensile ha il costo più elevato. Pochi riescono a farvi fronte senza l’aiuto dei genitori, anche con 2 lavori all’interno del nucleo e la durata media del mutuo si aggira tra i 25 e i 30 anni.

 

I mutui in Trentino
Lo conferma il presidente della Cassa rurale Vallagarina, Maurizio Maffei: «Negli ultimi mesi stiamo vedendo qualche piccolo segnale di ripresa sul fronte dei mutui ma è ancora poca cosa rispetto a qualche anno fa, quando si riuscivano a portare a casa più richieste. Questo nonostante ci siano tassi più favorevoli e politiche più agevolative rispetto a qualche tempo fa».La motivazione principale, secondo Maffei, è che «le case oggi hanno prezzo mediamente alto e, ahimè, come tutti dicono, gli stipendi non hanno guadagnato così tanto. Il potere d’acquisto è limitato». Sono cambiati anche un po’ i requisiti richiesti dalle banche stesse: «Oggi – spiega il presidente – , si guarda un po’ meno rispetto agli anni scorsi alla garanzia, ma più alla capacità di rientro, ossia allo stipendio e alla stabilità lavorativa del lavoratore o della coppia che chiede il mutuo. Nel caso delle coppie viene valutato anche se lavorano entrambi o solo uno dei due e se ci sono genitori alle spalle che possono aiutare a coprire viene tenuto in considerazione». L’età media dei richiedenti è «intorno ai 25-30 anni», mentre «la durata media del mutuo concesso è sui 25 anni». Anche perché difficilmente si riesce a permettersi rate più onerose e ripagare il mutuo in tempi più brevi. In compenso le tempistiche per la concessione del mutuo, qualora ci siano le garanzie e la capacità di rientro necessarie, sono anche piuttosto brevi: «Come Cassa della Vallagarina riusciamo a deliberare e concedere le somme anche in 15 giorni, una volta verificato che il valore della casa rispetti la garanzia e che ci siano le altre condizioni. L’offerta c’è speriamo che ora si spinga un po’ anche sulla domanda», conclude Maffei.
Il limite che difficilmente le banche superano è l’80% del valore della casa. Secondo il portale Mutuionline, inoltre, l’importo medio richiesto è di 163mila euro, mentre la rata media mensile sarebbe la più alta in Italia, con un valore di circa 402 euro.

 

Il costo degli immobili
A fornire i dati relativi ai prezzi degli immobili è, invece, Stefano Bombardelli, presidente di Fiaip Trentino, la Federazione degli agenti immobiliari: «Un appartamento con due stanze da letto e una superficie commerciale di 80-90 metri quadrati, si aggira sui 400mila euro – spiega – Un bilocale da 55-60 metri quadrati commerciali, invece, costerà sui 250mila. Questo parlando di immobili nuovi, che le banche finanziano più volentieri. E c’è poi da aggiungere la spesa per il garage, che è intorno ai 40mila euro».
E qui si torna sulla questione dei mutui. «La richiesta media è sui 25 anni, a 20 la rata è troppo impegnativa e si cerca di evitare i mutui a 30 anni perché poi si va troppo in là nel tempo – osserva Bombardelli – Senza l’aiuto dei genitori è difficile ma chi può oggi acquista. La domanda è alta anche perchè stare in affitto in un bilocale ormai costa sui 700 euro». Secondo Fiaip, quindi «servono politiche che che diano garanzie ai ragazzi, avere una famiglia dietro che può aiutarti non può diventare la discriminante». Ci sono i mutui provinciali «ma richiedono un Isee troppo basso – conclude il presidente – per cui si arriva al paradosso di ricevere la garanzia della Provincia, ma non avere le possibilità economiche di sostenere l’acquisto». A livello nazionale sono stati stanziati 660 milioni sul piano casa, «ma sono poca cosa. Serve altro, anche perché qui in Trentino ci sono tante aziende importanti che cercano lavoratori ma si trovano nell’impossibilità di dare loro alloggio».