Casa Bianca

lunedì 18 Agosto, 2025

Guerra in Ucraina, oggi il vertice fra Trump, Zelensky e sette leader europei (tra cui Meloni). Ecco i paletti dell’Ue

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Il presidente statunitense accoglierà il premier ucraino e i sette alla Casa Bianca: «Zelensky rinunci a Crimea e Nato per porre fine al conflitto»

Dopo il tanto discusso vertice con Vladimir Putin in Alaska, nel tardo pomeriggio di oggi (ora italiana) Donald Trump incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e sette leader europei, tra cui la premier Giorgia Meloni. Il summit sulla pace in Ucraina si terrà a Washington. Il tycoon avrà prima un bilaterale con Zelensky – che torna alla Casa Bianca dopo il duro scontro nello Studio Ovale – e poi l’incontro con i sette.
«Grande giornata domani alla Casa Bianca. Non ho mai avuto così tanti leader europei contemporaneamente. È un grande onore per me ospitarli», ha scritto ieri sera sul suo profilo Truth il presidente degli Stati Uniti a poche ore dal vertice. «Il presidente ucraino Zelensky – ha aggiunto Trump – può porre fine alla guerra con la Russia quasi immediatamente, se lo desidera, oppure può continuare a combattere. Ricordatevi come è iniziato. Non è possibile riavere indietro la Crimea data da Obama (12 anni fa, senza che fosse stato sparato un colpo!), e non è possibile che l’Ucraina entri nella Nato. Alcune cose non cambiano mai».
Il segretario generale della Nato Mark Rutte sarà alla Casa Bianca insieme al cancelliere tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron, la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, il presidente finlandese Alexander Stubb e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. I sette leader europei porranno al centro della trattativa una serie di temi, sintetizzati ieri anche in una nota ufficiale di Palazzo Chigi dopo la riunione di Meloni con i cosiddetti «volenterosi»: «L’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, che dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro». «La discussione – aggiunge Palazzo Chigi – ha inoltre confermato la necessità di mantenere la pressione collettiva sulla Russia e di solide e credibili garanzie di sicurezza».
I paletti sui quali Meloni insiste sono due: da una parte, «solo l’Ucraina potrà trattare su condizioni e territori»; dall’altra c’è il tema delle «garanzie», sul quale, secondo quanto riferito dall’inviato speciale del presidente Trump, Steve Witkoff, il presidente russo avrebbe acconsentito che gli Stati Uniti e l’Europa possano offrire a Kiev una garanzia di sicurezza simile al mandato di difesa collettiva della Nato, ossia la proposta italiana di estendere le tutele dell’articolo 5, pur senza prevedere l’ingresso dell’Ucraina nell’Alleanza atlantica. Altri Paesi, a cominciare da Francia e Regno Unito – come ricostruisce LaPresse – preferirebbero una soluzione «europea» e il nodo resta uno dei primi da sciogliere affinché la trattativa possa andare in porto.