Tragedia sfiorata

domenica 17 Agosto, 2025

A quindici anni in BMW a 100 all’ora sfiora il vigile che gli intima l’alt: cos’è successo

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Il minorenne alla guida e gli altri passeggeri vivono in un campo nomadi. Nel baule dell'auto spray al peperoncino

Sfrecciavano a tutta velocità. E nemmeno l’agente con la paletta alzata li ha rallentati in qualche modo. Anzi, nella loro corsa folle hanno sfiorato lo stesso pubblico ufficiale che intimava loro lo stop. Colpendo quella paletta, e facendola volare fino al centro della carreggiata.

 

C’è più di un parallelo tra quello che è accaduto a Valcanover, frazione di Pergine Valsugana, la sera di Ferragosto, e il dramma accaduto nella periferia sud di Milano, quartiere Gratosoglio, martedì 12 agosto. A cominciare dal dato anagrafico del conducente, in entrambi i casi minorenne. A Milano, alla guida di un’auto rubata a dei turisti, c’era un tredicenne, nemmeno imputabile per la sua giovane età. Sulla provinciale 1, quella che attraversa la sponda occidentale del lago di Caldonazzo c’era un ragazzo di quindici anni. E, con lui, altri tre più grandi, maggiorenni. Tutti provengono da un campo nomadi del Trentino. Nessuno si è fatto male, ma il rischio c’è stato tutto, soprattutto per l’agente della polizia locale Alta Valsugana. Dopo il mancato alt è scattato l’inseguimento, che non è stato dei più facili. Non è stato possibile misurare la velocità dell’auto, che è sfilata via senza nemmeno dare la possibilità ai vigili di leggere la targa. Ma si suppone viaggiasse decine di chilometri sopra il limite di velocità che, nel punto in cui era stato fermato è di 50 chilometri all’ora: almeno 100 all’ora. L’auto, però, una Bmw di grossa cilindrata, era riconoscibilissima, ed è stata individuata poco dopo, parcheggiata nelle vicinanze di un’abitazione nel centro di Valcanover. I quattro giovani che erano all’interno avevano tentato di nascondersi salendo su di un balcone: una strategia che non ha dato i frutti sperati.

 

Al quindicenne sono state contestate una lunga serie di violazioni al codice della strada: si va dalla guida senza patente, all’eccesso di velocità, passando per gli pneumatici non conformi. Ci sono anche due denunce: una per resistenza a pubblico ufficiale, l’altra per «porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere». Altro non si tratterebbe che di uno spray al peperoncino, uno strumento di difesa personale che, spesso, purtroppo, diventa un’«arma non convenzionale».

 

C’è un ultimo mistero da chiarire: dove ha preso quella Bmw un ragazzino di soli 15 anni. E perché guidava lui, se c’erano altri ragazzi più grandi, alcuni — forse — anche patentati? La risposta ha spiazzato la polizia locale: l’auto è di un parente del quindicenne, che gliel’aveva prestata. Quindi doveva essere lui a guidarla «di diritto». Quanto allo scopo «della gita» sul lago, il gruppo di giovani non ha dato ulteriori spiegazioni. Oltre alla denuncia, formalizzata alla Procura per i minori, la polizia non ha potuto fare altro: tutti e quattro i ragazzi sono in stato di libertà. I maggiorenni non devono rispondere, inoltre, di nessun reato.