Scuola
domenica 17 Agosto, 2025
Scuola, in Trentino si boccia di più: su oltre 19mila studenti 1300 non vengono ammessi all’anno successivo
di Tommaso Di Giannantonio
I dati del ministero: alle superiori il 6,8% non viene promosso, valore superiore alla media nazionale e secondo solo a Sardegna, Valle d'Aosta ed Emilia-Romagna

Da sempre le bocciature rappresentano un tema che crea forti divisioni, non solo tra docenti, studenti e famiglie, ma anche tra pedagogisti. C’è chi ne difende l’efficacia nel percorso di crescita di un adolescente e chi invece ne rimarca il carattere penalizzante, soprattutto in relazione alle disuguaglianze sociali. Quel che è certo è che il Trentino è una delle realtà in Italia in cui si boccia di più. Emerge dai dati pubblicati nei giorni scorsi dal ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) sugli esiti degli scrutini della scuola secondaria di secondo grado, ossia le scuole superiori.
Le cifre in Trentino
Gli esiti riguardano gli studenti frequentanti dal primo al quarto anno, esclusi i maturandi. I dati relativi alla provincia di Bolzano non sono al momento disponibili, quindi le percentuali del Trentino-Alto Adige corrispondono esclusivamente a quelle della provincia di Trento. Cosa viene fuori? Nell’ultimo anno scolastico (2024-2025) in Trentino il 93,2% degli alunni è stato promosso, mentre il 6,8% non è stato ammesso. Ciò significa che su circa 19.500 iscritti dal primo al quarto anno, oltre 1.300 dovranno ripetere l’anno. La percentuale dei bocciati è una delle più alte d’Italia: il Trentino si posiziona dietro solo alla Sardegna (7,6%), alla Valle d’Aosta (7,4%) e all’Emilia-Romagna (6,9%). L’Umbria, invece, è la regione con il tasso di ripetenti più basso (3,2%). La media nazionale si attesta al 5,6%. Anche nel precedente anno scolastico (2023-2024) il Trentino spiccava tra i territori con la quota più elevata di bocciature.
Sospensione del giudizio? Zero
Nelle altre regioni, però, si registra una quota di studenti rimandati a settembre su cui è stato sospeso il giudizio: la media nazionale è del 17,8%. In Trentino la percentuale è pari a zero perché da più di quindici anni esiste un sistema alternativo a quello del cosiddetto «esame di riparazione». Gli studenti trentini promossi con una o più carenze formative (meglio conosciute come debiti) sono chiamati a svolgere un esame a settembre, ma la prova non determina la bocciatura: se non si supera l’esame il consiglio di classe predispone un piano di recupero da seguire durante il nuovo anno scolastico. Un sistema che ora la Provincia vuole in parte riformare (vedi l’articolo a fianco).
Dai licei ai tecnici: i numeri
Il ministero censisce gli esiti degli scrutini finali anche in base alla tipologia di scuola: licei, tecnici e professionali. Nei licei trentini (classico, scientifico e via dicendo) il 4,2% degli iscritti dovrà ripetere l’anno. Solo Sardegna (4,9%) e Valle d’Aosta (4,4%) viaggiano su valori più elevati. La quota nazionale è, invece, del 3,1%. Mentre negli istituti tecnici la quota di bocciati si attesta al 10,4%, una percentuale inferiore solo alla Valle d’Aosta (11,8%), contro una media dell’8,1%. Nei professionali, infine, si raggiunge il 10,4%, un punto percentuale in più rispetto al 9,2% registrato dal resto del Paese. In altre regioni si boccia anche di più: la Sardegna è al 13,7%, la Campania al 12,4%, la Sicilia al 12,1%, la Puglia all’11% e la Toscana al 10,9%.
La situazione alle medie
Le tabelle del ministero riportano anche gli esiti della scuola secondaria di primo grado, cioè le medie. In questo caso il Trentino si piazza sotto la media nazionale (1,3%): nell’ultimo anno scolastico solo lo 0,7% degli alunni è stato bocciato al primo e secondo anno.
I voti della maturità
Tornando alle superiori, anche i risultati della maturità restituiscono l’immagine di una scuola, quella trentina, più rigorosa. In questo caso è disponibile il dato dell’intera regione Trentino-Alto Adige (per la provincia di Bolzano sono comprese solo le scuole in lingua italiana). Come già scritto nelle scorse settimane, alla maturità i diplomati con lode sono stati 67 (l’1,3%) su un totale di 13.857 a livello nazionale (il 2,8%). La quota dei 100, invece, si attesta al 5,1%, contro il 7,1% nazionale. Percentuali che posizionano il Trentino-Alto Adige tra le ultime nella classifica dei «maturi» più virtuosi, a pari merito con Veneto e Piemonte (il T del 6 agosto). La fascia più consistente è quella degli studenti che hanno superato la maturità con una votazione tra il 71 e l’80: sono il 30,6% (contro il 29,3% nazionale). Il minimo – 60 – è stato preso dal 5,2% (contro il 4,9% nazionale)
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