L'iniziativa

domenica 10 Agosto, 2025

Rivoluzione nelle Chiese. Anche a Trento arriverà il totem digitale per la raccolta delle offerte con il Pos

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Tutto è nato da una boutade del ministro Giorgetti. Con tutta probabilità arriverà in Duomo in autunno

Nell’epoca in cui carte e wallet digitali stanno sostituendo banconote e monete, anche le parrocchie italiane si aprono ai pagamenti senza contanti. La Conferenza episcopale italiana (Cei), in collaborazione con Banco Bpm e Numia, ha avviato il progetto «100 totem in 100 chiese», che prevede l’installazione di colonnine dotate di Pos in cento luoghi di culto lungo tutta la Penisola.

 

L’iniziativa è partita lo scorso novembre da sedi simboliche, come la basilica di Sant’Ambrogio a Milano e quella di San Francesco ad Assisi, ma saranno coinvolte anche delle chiese di Trento. Con tutta probabilità si inizierà dal Duomo, ma né la Cei né l’arcidiocesi lo hanno ancora confermato. Il primo totem, in Trentino, potrebbe arrivare in autunno. In ogni caso, le offerte raccolte digitalmente saranno destinate, come nel caso di monete e banconote, esclusivamente alle parrocchie.

 

Il sistema consentirà a fedeli e visitatori di selezionare l’importo e completare la donazione tramite carta o app di pagamento, seguendo una procedura semplice e multilingue. Non sono richieste registrazioni né dati personali, a garanzia di privacy e sicurezza.

 

«Per la prima volta nel 2024 in Italia i pagamenti digitali hanno superato quelli in contanti in termini di valore transato – osserva Luca Vanetti, responsabile Marketing e Omnicanalità di Banco Bpm –. Si tratta di una modalità di donazione semplice, efficace, inclusiva e sostenibile, destinata a diffondersi».

 

Il progetto si inserisce anche nel contesto del Giubileo, che porterà nelle chiese un aumento di presenze. «Grazie alla nostra tecnologia – spiega Fabio Pugini, amministratore delegato di Numia – sarà possibile ricevere donazioni anche con carte e applicazioni digitali».

 

Per la Cei, l’iniziativa è parte di un percorso più ampio. «Il tema dei pagamenti digitali è stato al centro di un recente convegno nazionale – ricorda don Claudio Francesconi, economo della Cei –. Puntiamo a trasparenza, tracciabilità e valorizzazione della generosità dei fedeli, obiettivi concreti raggiungibili con un lavoro comune e rispettoso delle peculiarità ecclesiali».

 

Era stato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, a notare come non ci fosse la possibilità di donare, nelle chiese senza avere contanti con sé. La conferenza dei vescovi italiani, come si è visto, ha preso la cosa seriamente.