Il caso
giovedì 7 Agosto, 2025
Inchiesta Romeo, Renè Benko resta in carcere a Vienna
di Redazione
Il processo penale contro il magnate austriaco si svolgerà a Innsbruck
Il Tribunale penale regionale di Vienna ha deciso ieri che Renè Benko, fondatore dell’impero immobiliare Signa oggi in default, resti in custodia cautelare. «Il tribunale continua a presumere un forte sospetto di colpevolezza, nonché l’esistenza di motivi di detenzione basati sul rischio di commissione del reato e sulla proporzionalità» si legge in una nota. Benko, indagato in Trentino nell’ambito dell’inchiesta Romeo e detenuto dallo scorso gennaio presso il carcere di Josefstadt nella capitale austriaca, aveva presentato un ricorso per la scarcerazione, che è stato respinto.
Nel frattempo, la Suprema Corte di Giustizia dell’Austria ha stabilito che il processo penale contro Benko si svolgerà a Innsbruck. Benko aveva chiesto tramite il suo avvocato Norbert Wess che il procedimento venisse trasferito a Vienna. La Corte Suprema ha avuto un’opinione diversa: il procedimento è stato classificato come un «procedimento economico di media entità», si tratta infatti di solo di una prima imputazione da 660mila euro di danni.
Intanto l’attenzione del curatore fallimentare di Signa Prime Selection, la divisione immobiliare del gruppo, si sta concentrando su operazioni finanziarie condotte attraverso le fondazioni familiari di Benko, Ingbe e Laura Stiftung.
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