Nuova gestione
lunedì 4 Agosto, 2025
Tesino, il ristorante «da Pezza» riapre grazie alla famiglia Singh. E c’è anche il menu indiano
di Sara Colla
È la storica pizzeria di Castello: tanti i cambi di proprietà nel corso degli anni
Da fine aprile, a Castello Tesino, ha riaperto la Pizzeria Spaghetteria da Pezza. Il ristorante e bar su via Dante, nel pieno centro del paese, è sede di novità per il circondario: entrando si sentono odore di spezie e musica indiana. A rilevarlo, infatti, sono stati Amrik e Jaski Singh, padre e figlio originari del nord dell’India ma in Italia da tanti anni, che hanno portato in Tesino la loro cucina tipica per unirla a quella italiana. Fino a poco fa a Riva del Garda, hanno sentito della possibilità di rilevare l’attività da un fornitore, e nonostante i molti chilometri di distanza hanno deciso di buttarsi: «Questa è stata la prima pizzeria del paese, aperta intorno agli anni ’80. Ha cambiato varie gestioni, e quando abbiamo deciso di rilevarla era chiusa da un paio d’anni», ha spiegato Jaski, che con i suoi soli diciannove anni è già centrale nell’organizzazione del ristorante. Una riapertura attesa, quindi, ma anche una novità per Castello, e anche per gli stessi Singh: «È il primo locale che apriamo, siamo emozionati. Abbiamo sempre lavorato in quest’ambito, ma aprirne uno nostro è diverso. Ci sono sempre tante cose da organizzare e da cambiare, dobbiamo vedere come va, e sperare».
Menu italiano e indiano
L’offerta della cucina accontenta tutti, partendo dalla quella italiana – pizza e pesce in particolare, i più apprezzati e complimentati dalla clientela, ha detto Jaski. Ma la novità è rappresentata dal menù indiano: Da Pezza è il primo ristorante con questa offerta a Castello, anche se in paese c’è un buon numero di ristoranti, ed è anche il primo del Tesino. A lavorare nel locale sono in cinque, e come spesso accade tutti si prestano a fare tutto, dal bar all’aiuto cucina a seconda delle esigenze.
L’esperienza a Riva
L’organizzazione di un ristorante o di un bar, d’altronde, non è una novità per i Singh: Amrik è in Italia da tempo, e partendo da Roma la penisola l’ha girata in lungo e in largo, sempre lavorando nella ristorazione. Si è sempre trovato bene, e così una decina di anni fa è arrivato anche Jaski, che ha frequentato l’alberghiero a Riva del Garda e che ha cominciato a lavorare sulle rive del lago. «A Riva è molto diverso – ha spiegato Jaski – nella ristorazione girano più soldi, ma è anche tutto molto più complicato. Qui abbiamo trovato molti produttori locali disponibili e gentili, il pesce lo prendiamo qui intorno. Ma a Riva torniamo spesso: dal Tesino ci vogliono quasi due ore, ma riusciamo a fare avanti e indietro».
«Piace ai più anziani»
A Castello Tesino però rimangono volentieri: «Ci troviamo bene, c’è un bel clima qui. E poi c’è lavoro, per noi è questo l’importante: siamo contenti». In quanto a clientela, in effetti, Jaski e Amrik non si lamentano: alle undici di mattina sono già tanti i tavolini occupati per un caffè o un aperitivo, e l’offerta mista del ristorante funziona. «A volte, nei fine settimana, la gente viene a cena e non c’è posto per farla accomodare. È il periodo estivo, d’inverno vedremo come cambieranno le cose, ma è stata una buona partenza». È anche una cucina diversa da quella tradizionale ad attirare la clientela: «I piatti indiani vanno bene, vengono ordinati molto spesso. Molti arrivano qui e provano il cibo indiano per la prima volta, anche molti anziani che si incuriosiscono e decidono di provare cose nuove».
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