il caso
venerdì 1 Agosto, 2025
Pergine: aggressione all’ausiliaria: nessuna revoca di deleghe per l’assessore coinvolto
di Johnny Gretter
Il sindaco Morelli ha risposto in consiglio all’interrogazione presentata dai civici: «A oggi non ci sono responsabilità accertate»

Nessun provvedimento contro l’assessore coinvolto nella presunta aggressione ai danni di un’ausiliaria di AmAmbiente. Ieri sera, in consiglio comunale, si è tornato a discutere del caso portato alla luce nella precedente seduta dalla minoranza civica, che aveva poi anche presentato un’interrogazione proprio per approfondire la posizione del sindaco sulla questione. Dal canto suo, il primo cittadino Marco Morelli ha confermato che per ora non è previsto il ritiro delle deleghe all’assessore coinvolto. «Questo provvedimento – ha sottolineato – potrebbe essere giustificato solo davanti all’emergenza di evidenti elementi di responsabilità oggi non presenti».
Come anticipato, la questione era stata posta ancora durante l’ultimo consiglio comunale: i consiglieri Daniela Casagrande, Roberto Oss Emer, Carlo Pintarelli e Morgan Betti avevano chiesto chiarezza in relazione ad un’aggressione verbale che sarebbe avvenuta ai danni di un’addetta di AmAmbiente. Tale episodio si sarebbe verificato a inizio giugno in località Valcanover e l’oggetto del dibattito sarebbe da attribuire ad un veicolo parcheggiato in uno stallo riservato ai disabili, senza che su di esso fosse ben in vista il contrassegno atto a darne il diritto di sosta. La dipendente, nell’atto della contravvenzione, sarebbe stata intimidita a desistere da un gruppo di persone tra cui figuravano anche dei membri dell’attuale giunta comunale. AmAmbiente aveva quindi presentato un esposto per fare luce sulla vicenda.
Era poi seguita anche un’interrogazione diretta al sindaco, in cui chiedevano a Morelli di chiarire la sua posizione ufficiale, quale versione ritenesse verosimile, la ragione per cui a un mese di distanza non avesse ancora preso provvedimenti e per quale ragione non ha denunciato immediatamente l’accaduto all’autorità giudiziaria.
Ieri Morelli ha così risposto nel dettaglio all’interrogazione. «La mia posizione ufficiale resta quella che ho dato nel consiglio del 9 luglio – ha spiegato -. Attualmente non ho notizie di una querela da parte della persona interessata, ma ho appresa dalla stampa di un esposto presentato ai Carabinieri dalla Società. Mantengo la massima fiducia nelle Forze dell’Ordine e nell’autorità giudiziaria. Non si comprende in base a quali elementi potrei giudicare la verosimiglianza delle versioni fornite: serietà vuole che si attendano gli esiti delle indagini senza processi sommari. La mia inoltre era una conoscenza de relato: sarebbe stato quindi improprio avviare azioni legali contro chiunque».
Ha poi spiegato perché non sono state prese iniziative contro l’assessore coinvolto. «L’unico provvedimento adottabile verso un assessore – ha spiegato – è il ritiro delle deleghe conferite ma è altrettanto evidente che questo provvedimento potrebbe giustificare davanti all’emergenza di evidenti elementi di responsabilità, oggi non presenti. Lo stesso può valere per il dipendente comunale coinvolto, per il quale però mi rimetto al giudizio del dirigente del personale».
La risposta ha soddisfatto in parte i consiglieri di minoranza. «Credo che dalla sua risposta sia trapelato molto della posizione dell’amministrazione comunale – ha detto il consigliere Morgan Betti -. Mi sento parzialmente soddisfatto della risposta, ma non sono d’accordo sul fatto che sarebbe impropria un’azione di denuncia nel momento in cui una notizia è appresa de relato».
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