Italia
sabato 7 Giugno, 2025
Prato, Frumuzache conferma due delitti ma nega gli altri: «Non sono un serial killer»
di Redazione
La guardia giurata, assassino reo confesso di Maria Denisa Paun e di Ana Maria Andrei ha parlato davanti al giudice

«Sì, le ho uccise io». Ha ammesso di aver ammazzato le due giovani prostitute romene, ma ha escluso con fermezza il coinvolgimento in altri omicidi. «Non sono un serial killer». Vasile Frumuzache, 32 anni, guardia giurata di origine romena residente a Monsummano Terme (Pistoia), è comparso ieri mattina davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Prato, Francesca Del Vecchio, nel carcere della Dogaia, per l’udienza di convalida del fermo in carcere disposto dal procuratore Luca Tescaroli.
Un interrogatorio durato circa un’ora durante il quale l’uomo ha ribadito quanto già dichiarato nei giorni scorsi al magistrato: «Sono provato fisicamente e psicologicamente. Mi dispiace per il dolore che ho causato alla mia famiglia». Nessuna parola, invece, sulle due giovani donne brutalmente uccise. Maria Denisa Paun, 30 anni, e Ana Maria Andrei, 27 anni, sono state ritrovate senza vita a meno di un anno di distanza l’una dall’altra, a poche centinaia di metri di distanza in un campo vicino a un casolare in uso al 32enne romeno in una zona isolata del comune di Montecatini Terme (Pistoia). Vasile Frumuzache, ora in isolamento dopo l’aggressione subita in carcere da un cugino di una delle due vittime, Ana Maria Andrei, anche lui detenuto per altri reati, ha ustioni di primo e secondo grado al volto ed è bendato. «Non è lucido, ha parlato solo della sua famiglia», ha spiegato il suo legale d’ufficio, l’avvocato Diego Capano, al termine dell’interrogatorio.
Durante la perquisizione della sua abitazione a Monsummano, dove viveva con la moglie e due figli piccoli, di 4 e 5 anni (la sua famiglia è stata ora allontanata e portata in un luogo protetto) sono stati rinvenuti due telefoni cellulari e quattro coltelli. È stata disposta l’analisi dei tabulati telefonici degli ultimi cinque anni – estesa a sette dai dispositivi utilizzati – nel tentativo di rintracciare collegamenti con altre eventuali vittime. La Procura di Prato, in collaborazione con quella di Pistoia, sta ora scavando tra le denunce di scomparsa registrate in Sicilia, dove l’uomo ha vissuto fino al 2022. Ci sarebbero secondo fonti investigative almeno cinque casi sospette di donne scomparse da approfondire.
Il sospetto, che si fa sempre più concreto, è che Denisa e Ana Maria non siano state le uniche donne uccise da Frumuzache. «Un uomo insospettabile, dedito al lavoro e alla famiglia», lo descrivono colleghi dell’agenzia di vigilanza dove lavorava e conoscenti. Eppure, secondo le ricostruzioni, avrebbe agito in entrambe le occasioni approfittando dell’assenza della moglie: in Campania per lavoro nel primo caso, a Trapani dai parenti nel secondo. Il giorno in cui ha ucciso Denisa era in ferie. Tra gli oggetti sequestrati, anche un trolley presumibilmente utilizzato per trasportare il corpo di Denisa. Si cerca di capire se la stessa arma sia stata usata in entrambi i delitti.