Cronaca
martedì 27 Maggio, 2025
Delitto di Garlasco, il legale di Sempio lancia una nuova teoria: «Chiara fu uccisa da un sicario»
di Redazione
L’avvocato espone la sua teoria: «Aveva scoperto scandalo sessuale in cui è coinvolta la Chiesa»

Il nuovo indagato per il delitto di Garlasco, il 37enne Andrea Sempio, «non c’entra nulla con la morte di Chiara Poggi». A dirlo, in una intervista rilasciata a Repubblica, è il suo legale Massimo Lovati, che espone una sua teoria che riguarderebbe «la Chiesa e alcuni scandali sessuali».
L’avvocato dice di «contestare tutto, anche l’impronta» di Sempio che sarebbe innocente, così come Stasi, quest’ultimo però a conoscenza del vero killer e del suo mandante. Chiara Poggi, secondo l’avvocato, sarebbe stata uccisa «perché aveva scoperto un segreto indicibile, tra Chiesa e scandali sessuali».
Si tratta di «una teoria che nasce dalla mia conoscenza del territorio. Non posso dimostrarla», spiega l’avvocato nell’intervista, parlando di «un luogo alla periferia di Garlasco dove ogni mercoledì si praticava l’esorcismo. Poi emersero fatti di pedofilia».
Un riferimento al Santuario della Bozzola e a una indiscrezione rivelata anche dal programma “Chi l’ha visto?”. Nel giugno del 2014 a Vigevano, nei locali della diocesi, un carabiniere travestito da religioso avrebbe visto due uomini parlare con il promotore di giustizia inviato dal Vaticano e chiedergli 250mila euro per non far scoppiare uno scandalo. In quell’occasione gli avrebbero anche fatto sentire un audio del rettore del Santuario della Bozzola di Garlasco, in cui erano presenti contenuti a sfondo sessuale, e fatto vedere presunti filmati in cui il religioso si intratteneva con diversi giovani. Si tratta di fatti «successivi» al delitto di Garlasco, sottolinea Lovati, «ma accadevano anche prima, lo sanno tutti». E Chiara Poggi sarebbe stata uccisa per averlo scoperto, spiega il legale, che però sottolinea: «È la mia teoria. Un sogno che ho fatto. Lo scriva: un sogno».
Per quanto riguarda Stasi, «ha detto un sacco di bugie sulla scoperta del corpo. Quando ne dici così tante vuol dire solo che ti hanno imbeccato». Avrebbe quindi coperto i mandanti perché «non aveva alternativa. Finirebbe sottoterra». Sul coinvolgimento della Chiesa, Lovati dichiara: «Non sarebbe la prima volta. Guardi che cosa è successo con la povera Emanuela Orlandi. Ma le ripeto che è un mio sogno. Non voglio guai». Mentre per l’uccisione di Chiara, Lovati ipotizza l’azione di sicari: «Il modo in cui fu uccisa quella ragazza servì a confondere le acque. I sicari sono abilissimi. Entrano dovunque. Non li scopriamo mai». Sempio «non c’entra nulla con questa storia» così come «con quegli ambienti di chiese e oratori. Lui è un comunista. Un disadattato», conclude Lovati.
Intanto non si placano le polemiche sulle parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio che, sulla condanna di Stasi, ha detto di trovare «irragionevole che dopo una sentenza o due sentenze di assoluzioni, sia intervenuta una condanna senza nemmeno rifare l’intero processo». «Nella complessità e nelle ambiguità del caso Garlasco si inserisce a testa bassa un ministro della Giustizia che non esitiamo a definire irresponsabile. Il suo commento delle sentenze non è solo inopportuno, è del tutto fuori dal mondo. Un ministro della Giustizia non commenta mai le sentenze», ha commentato ieri il capogruppo di Avs in Commissione Giustizia della Camera, Devis Dori.
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