I risultati
domenica 4 Maggio, 2025
Elezioni, crolla l’affluenza: alle urne il 54,53% degli aventi diritto. Era il 64,08% nel 2020. E a Cimone il commissario
di Marika Damaggio
L'ultima rilevazione, alle 22, certifica il calo della partecipazione. Trento non arriva al 50%
Nel 2020, cinque anni fa, la chiamata alle urne forzatamente posticipata dalla pandemia e spostata al mese di settembre aveva mobilitato il 64,08% degli aventi diritto. Oggi, 4 maggio 2025, le elezioni amministrative segnate da un exploit di Comuni monolista – 85 quelli che si sono presentati a questo appuntamento elettorale con un solo candidato sindaco o una sola candidata sindaca – certificano il calo della partecipazione. Alle 22, l’ultima rilevazione registra un’affluenza pari al 54,53%. Tradotto: quasi il 10% in meno rispetto al 64,08% del 2020. Una defezione che travolge la città di Trento, ferma al 49,93%. Un’emorragia sensibile rispetto al 60,98% censito nel 2020, l’anno dell’elezione di Franco Ianeselli.
Il dato dell’affluenza era particolarmente atteso per capire il destino dei tanti, tantissimi, municipi a rischio commissariamento. Settantasei quelli che hanno superato la soglia di sbarramento agilmente, otto quelli che sono riusciti a spuntarla grazie alla verifica dei voti dei cittadini italiani residenti all’estero ed iscritti all’AIRE – Albiano (34,11%), Canal San Bovo (26,37%), Grigno (39,76%), Nomi (38,80%), Novaledo (26,17%), Samone (27,32%), Ronchi Valsugana (34,79%) e Predaia (46,11%) che aveva una soglia al 50% in quanto Comune di dimensioni maggiori – .
Per Cimone (28,02%), invece, scatterà il commissariamento.
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