Il video
sabato 16 Dicembre, 2023
Frana sul Lago di Garda, Italia Nostra: «Fermate il progetto della ciclovia»
di Redazione
L'evento è avvenuto nella zona depuratore di Tremosine
Due frane a distanza di un’ora una dall’altra hanno interessato la zona di Campione, nella giornata di sabato. Il primo evento è avvenuto poco dopo le 15, il secondo alle 16. La strada statale 45, Gardesana occidentale è stata chiusa tra il Comune di Limone e l’abitato di Campione. L’evento franoso è avvenuto nei pressi di Campione del Garda nella zona depuratore/forra di Tremosine. Allertati dalla sala operativa e VVF Brescia/Trento e Guardia Costiera Salò. In video il secondo distacco avvenuto alle ore 16. La prima scarica alle 15. Tanti i video che circolano in rete sia del primo che del secondo distacco. La Gardesana tra Campione e Limone, la strada statale 45 è stata chiusa fino a questa mattina.
La notizia ha riacceso i riflettori sul progetto della ciclovia del Garda. «La dimensione dell’evento ha sorpreso tutti, tanto più che quel versante è stato analizzato e monitorato da geologi e da tecnici del settore proprio in questo ultimo periodo, nelle fasi propedeutiche alla progettazione della ciclovia – scrive in una nota la sezione trentina dell’associazione Italia Nostra – Questa frana si è staccata in un tranquillo giorno di sole invernale, non a ridosso di piogge e nemmeno di fenomeni di gelo-disgelo. In un giorno in cui la ciclabile, nel malaugurato caso fosse già stata realizzata, non sarebbe stata chiusa per maltempo. Ora – conclude – ci chiediamo, e chiediamo soprattutto a Fugatti e agli amministratori che fino ad ora hanno ostinatamente fatto proseguire la progettazione esecutiva e l’appalto dei primi tratti: che fine avrebbero fatto i ciclisti e i pedoni lì sotto? L’orribile tettoia della pensilina del progetto della Provincia è calcolata per resistere ad un impatto di 1 mc di roccia, ma di metricubi ne possono crollare parecchi di più. Fermatevi finché siete in tempo».
L'analisi
Affitti turistici brevi, l’Europa stringe la morsa: i modelli da Svizzera, Tirolo e Barcellona che mancano al Trentino
di Simone Casciano
Mentre in Trentino oltre 60mila seconde case potrebbero entrare nel mercato degli affitti brevi, molti Paesi europei hanno già imposto limiti severi per proteggere residenti e prezzi delle abitazioni: dalle soglie svizzere ai divieti del Tirolo, fino alla linea dura di Barcellona e ai limiti di Berlino e Amsterdam