Il caso
martedì 14 Novembre, 2023
di Redazione
È braccio di ferro tra Futura e Omar Korichi, tra il partito di centro sinistra e il consigliere comunale, capogruppo a Rovereto e delegato alle reti internazionali. Il primo ha avvisato la maggioranza a Rovereto di non considerarlo più un membro del movimento, il secondo non ha la minima intenzione di dimettersi e anzi, rilancia mostrandosi vittima di censura. Futura precisa che i motivi della propria decisione sono dovuti principalmente a due motivi: il primo riguarda l’appoggio dato da Korichi a Mullici alle passate provinciali, sostenendo di fatto il centro destra in antitesi con la scelta fatta da Futura. «La sua posizione – ricostruisce il direttivo provinciale – era che non importa la destra o la sinistra perché “a noi importa dove ci sono maggiori probabilità di entrare…” e “siamo sempre stati dalla stessa parte (riferendosi a se stesso e a Mullici) a dimostrazione che destra o sinistra, gli immigrati sono solo da una parte o dall’altra usati e strumentalizzati o come tema propagandistico o come dispersione del voto delle comunità di origine straniera.” In merito a queste esternazioni abbiamo chiesto più incontri di chiarimento con il consigliere facendo notare la gravità di tali affermazioni, soprattutto nei confronti della sua forza politica che lo ha sostenuto a tal punto da farlo entrare in consiglio e, a discapito di età ed esperienza, a sceglierlo come capogruppo.
Politicamente per noi non è accettabile l’affermazione populista che destra e sinistra sono uguali e mai come in queste elezioni provinciali dove centrosinistra e centrodestra avevano programmi assolutamente alternativi soprattutto su temi che dovrebbero essere cari a Korichi come quello dell’accoglienza e dell’inclusione di persone straniere. Tutto questo non può essere giustificabile e va contro i principi e i valori della nostra associazione politica che Korichi ha, tra l’altro, frequentato molto poco. Futura, inoltre, ribadisce da sempre e con forza la netta condanna alla strage di civili, in particolare di donne e bambini che sta avvenendo nella striscia di Gaza a opera del governo di Israele e condanna fermamente l’atto terroristico compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso».
Anche in consiglio comunale a Rovereto ci sono diverse perplessità nate già in aula quando Korichi aveva annunciato una mozione a sostegno della Palestina e contro il genocidio in atto. E qualche consigliere, in quell’occasione, aveva suggerito maggiore cautela e semmai una presa di posizione che tenga conto di tutte le vittime della tragedia. Un intervento, dunque, che aveva sollevato più di un’alzata di sopracciglio, soprattutto per il ruolo di delegato assunto da Korichi. «Ne chiederemo conto in aula – anticipa Giuseppe Di Spirito, di Fratelli d’Italia, perché se non altro il buon senso suggerire la cautela. Se poi si tratta di prendere le parti di una determinata fazione, allora direi che vengono meno anche i presupposti della delega consiliare che è stata affidata a lui. Ma questa è una valutazione che deve fare la sindaca». Più Cauto, invece, Andrea Zambelli: «Direi che è un problema tutto interno alla maggioranza e la sindaca ha una bella patata bollente tra le mani. La mia impressione però è che, al di là della questione palestinese, il vero problema sia il rapporto tra Futura e il Pd e il malessere di qualche aderente. Per quanto ci riguarda stiamo a vedere, ma mercoledì in consiglio mi auguro che ne sapremo qualcosa».