Mondo
sabato 28 Ottobre, 2023
Iran, morta la 16enne Armita Geravand: era stata picchiata in metro perché non portava velo
di Redazione
La ragazza era finita in coma 28 giorni fa, dopo essere stata picchiata dalla sorveglianza della metropolitana di Teheran durante un diverbio perché non indossava il velo
È morta Armita Geravand. La ragazza iraniana di 16 anni era finita in coma 28 giorni fa, dopo essere stata picchiata dalla sorveglianza della metropolitana di Teheran durante un diverbio perché non indossava il velo. La giovane si trovava nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Fajr della capitale iraniana.
La 16enne era era stata ricoverata dopo aver subito un trauma cranico nella metropolitana di Teheran. La ragazza era stata aggredita da una guardia perché si era tolta il velo e aveva sbattuto la testa durante la lite. Il suo caso aveva subito suscitato indignazione. Il governo di Teheran aveva quindi cercato di negare questa versione, sostenendo invece che Armita Geravand ha sbattuto la testa dopo essere svenuta a causa di un calo di pressione. Ma i video nella metropolitana mostrano l’aggressione. Anche alcuni testimoni presenti nella metropolitana di Teheran, intervistati dal Guardian, avevano raccontato che la polizia morale aveva colpito con violenza la ragazza. I funzionari iraniani hanno continuato a negare qualsiasi contatto fisico. Nelle interviste pubblicate dai media statali, i genitori e i compagni di classe sarebbero stati costretti a ripetere la versione ufficiale dell’incidente. Le forze dell’ordine, poi, hanno pubblicato sulla Tv di Stato spezzoni dei video delle videocamere della metropolitana, in cui si vedeva che Geravand entrava nella stazione e poi nel vagone, dal quale poco dopo il suo corpo veniva portato fuori dai suoi amici. Gli attivisti hanno protestato, sottolineando che il video era stato “tagliato” dalle autorità.
Mondo
Trump: «Non so nulla delle mail di Epstein». Intanto arrivano tagli ai dazi e nuove pressioni su Tesla
di Redazione
Il tycoon respinge ogni coinvolgimento nelle rivelazioni del pedofilo, rilancia accuse su Clinton e Summers e, mentre gli Usa abbassano le tariffe su vari prodotti alimentari, Tesla accelera l’uscita dai componenti cinesi nelle auto americane
L'intervista
«Sarajevo Safari», cecchini italiani pagavano per sparare a civili, il giornalista Riva: «Tutto vero, i serbi avevano un tariffario»
di Lorenzo Fabiano
Il giornalista Gigi Riva, testimone diretto della guerra in Bosnia, e le indagini della procura di Milano confermano le storie raccontate nel documentario di Miran Zupanic sui «viaggi dell’orrore»: «Mille marchi tedeschi per uccidere un bambino, ottocento per una donna incinta»