Villa Lagarina
domenica 15 Ottobre, 2023
Dal Barba, offre l’alloggio agli universitari che aiutano
di Leonardo Omezzolli
Pontara (titolare): «Un successo, i giovani sono disposti a questo scambio»

Ha preso un pezzo di carta e vi ha scritto sopra la disponibilità ad offrire un alloggio a studenti e studentesse universitarie in cambio di un aiuto nei soli fine settimana con i ragazzi «speciali» che prestano servizio nell’oramai famosa «Locanda Dal Barba» di Villa Lagarina. Una locanda che sostiene, attraverso la ristorazione, l’inclusione economica e sociale di giovani con disturbi del neurosviluppo e di persone vulnerabili. Alessandra Pontara, presidente della Cooperativa sociale che gestisce l’attività, ha poi pubblicato sui social quella semplice richiesta e in poche ore è stato sommerso dalle chiamate, tanto da interrompere le richieste e ad avviare già con la prossima settimana i colloqui ai primi 20 selezionati che potrebbero ottenere uno dei 7 posti in alloggio messi a disposizione dalla struttura lagarina.
«La Cooperativa – spiega Pontara – ha come obiettivo quello di aiutare chi ha bisogno. Far incontrare due bisogni significa creare soluzioni sostenibili sul piano etico e finanziario». Un concetto tanto semplice quanto difficile da trovare nel mondo frenetico, veloce e iperconnesso, che ci circonda. Eppure, la più antica tradizione di donare qualcosa per ricevere qualcos’altro in cambio, in una sorta di equo baratto, sembra funzionare ancora. «La nostra struttura ha educatori e psicoterapeuti che seguono i nostri ragazzi – spiega Pontara – ma abbiamo bisogno di altro aiuto soprattutto nel fine settimana dove si concentra l’intensità della nostra attività. Abbiamo provato a cercare delle persone, ma non abbiamo avuto riscontro, così – continua il presidente – abbiamo pensato di offrire ai giovani un’occasione che aiuti noi e allo stesso tempo loro». Una proposta che ha trovato terreno fertile vista la difficoltà di trovare appartamenti universitari oltre che l’importante costo che studenti e studentesse fuori sede devono affrontare per vivere nei pressi della propria città universitaria. «Abbiamo puntato su di uno scambio alla pari – chiarisce Pontara -, 7 posti nei nostri alloggi in cambio di un aiuto nei soli fine settimana, lasciando quindi spazio e modo allo studente di frequentare le lezioni e studiare. Quello che ci piace di questa proposta è la possibilità di avere dei giovani vicino ai nostri giovani ragazzi. Così saranno a contatto con persone come loro e siamo convinti che questo possa essere un valore aggiunto, migliorativo, che darà modo a chi verrà a darci una mano e ai nostri ragazzi di costruire relazioni di amicizia capaci di durare anche dopo questa esperienza. Per loro sarebbe un passo molto importante e significativo in quel percorso di inclusione che tutti i giorni devono affrontare»
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