la stoccata

mercoledì 3 Aprile, 2024

Lite a sinistra, Grosselli (Cgil) bacchetta il Pd: «Pensate anche al lavoro»

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Nel mirino le priorità del Partito dem ambiente, urbanistica e cultura. Il segretario del sindacato: «Da mesi in Trentino si parla di emergenza salariale, di caduta del potere d'acquisto, di inflazione»

I demo-chic? Il Pd etereo che non tocca mai i temi della vita reale? La sinistra da Ztl? La caricatura della segretaria Schlein che quando parla non la si capisce perché troppo intellò? Le accuse questa volta non arrivano dall’altra parte della barricata, si tratta ora di «fuoco amico». Il Partito democratico è messo nel mirino dalla Cgil, in realtà dal suo segretario generale, Andrea Grosselli. «Ho ricevuto questa mail», scrive su Facebook, e allega il testo firmato dal segretario dem cittadino Alex Benetti. «Encomiabile la volontà di coinvolgere i militanti — dice subito il sindacalista — ma ancora una volta il Pd dimostra la sua siderale distanza dalla vita vera».
La proposta del Pd
«Cara iscritto — dice la mail arrivata a Grosselli — il Pd si sta riorganizzando e chiede il tuo contributo. Abbiamo la necessità di riscoprire i luoghi di attivazione civica e politica valorizzando la comunità che ci sostiene. Per questa ragione tra poco saranno attivate tre commissioni di lavoro». Eccole: «Transizione ecologica e mobilità» per la necessità di «ridurre le emissioni di gas serra e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili»; «Urbanistica», che passa dal futuro dell’ospedale Santa Chiara, a Super Trento, per arrivare alla riqualificazione del torrente Fersina, Atesina, ex Italcementi, Monte Bondone; e «Cultura e sociale», perché Trento è «Città della Cultura grazie alla sua ricca storia, alle sue istituzioni culturali di prestigio».
La reazione
«Ambiente, urbanistica, cultura sono cose importantissime — chiarisce subito Andrea Grosselli — ma oggi le priorità per una forza di sinistra dovrebbero essere anche altre». E spiega: «Da mesi in Trentino si parla di emergenza salariale, di caduta del potere d’acquisto, di inflazione, di precarietà dei giovani, di famiglie sempre più povere, di una situazione economica perennemente incerta, di un incessante processo di denatalità. Per il PD trentino e per quello del capoluogo tutto questo però non è importante — osserva amaro — tanto che non vale la pena quasi discuterne, magari per portare poi nelle istituzioni, anche quelle dove governa, qualche piccola proposta capace però di dare un segno di speranza. Nulla. E la cosa è davvero disarmante» .
La conclusione del suo post su Facebook è ironica: «Le famiglie in futuro saranno sempre meno in condizione di affrontare la transizione ecologica e i suoi costi e forse non avranno neppure le risorse a fine mese per una visita ad un museo, però la domenica potranno almeno andare lungo il Fersina per un pic-nic».