Vallagarina
lunedì 26 Maggio, 2025
Un software controllerà ogni albero di Rovereto. «Così manterremo le piante in salute»
di Francesca Dalrì
Si chiama GreenSpaces e digitalizzerà il patrimonio arboreo più grande del Trentino: si inizia con 800 esemplari (su 2.881)

Si chiama GreenSpaces il nuovo software a cui il Comune ha deciso di affidare la cura del proprio patrimonio arboreo, tutto il verde presente nei cortili delle scuole e nei giardini pubblici, a cominciare dai parchi Perlasca, alla Pista e Nikolajewka che saranno i primi a essere sottoposti a controllo. La novità permetterà di digitalizzare la gestione dell’immenso patrimonio cittadino, in proporzione più vasto di quello di Trento grazie ai suoi 2.881 alberi e 38 parchi. Il cronoprogramma stabilito dall’assessorato di Carlo Fait, competente in materia di gestione e manutenzione del patrimonio pubblico, parchi e giardini pubblici, prevede di partire con l’analisi di almeno 800 alberi da realizzare entro la fine dell’anno. Un incarico che sarà affidato a un professionista esterno, l’agronomo Giorgio Cordin, dottore forestale, arboricoltore e treeclimber professionista con un’importante esperienza alle spalle nella gestione delle alberature in città con città come Merano. Non si tratta peraltro dell’unica collaborazione esterna voluta dall’amministrazione, che ha deciso di riprendere anche la convenzione con la Fondazione Edmund Mach (Fem) interrotta un paio d’anni fa. Quest’ultima permetterà al Comune di gestire al meglio gli alberi della città, in particolare se affetti da patologie.
In questo caso il Comune collaborerà in particolare con Giorgio Maresi, esperto di patologia forestale e verde urbano, che supervisionerà l’amministrazione nell’utilizzo del nuovo programma gestionale del verde. Come primo passo il consulente provvederà a valutare la situazione attuale del patrimonio arbustivo pubblico che ammonta come detto a circa 2.900 esemplari, i quali dovranno essere visionati e valutati con cadenza temporale annuale, se collocati nei cortili delle scuole, o quadriennale se piantati più di recente. Allo stesso tempo si provvederà al trasferimento sul nuovo gestionale delle mappature del patrimonio verde della città, comprensive del vecchio Piano arboreo comunale, non più aggiornato.
«Si tratta di un nuovo moderno programma gestionale, adottato da molte municipalità italiane, che permette all’amministrazione comunale di tenere sotto controllo tutto il verde cittadino, dalle piantumazioni agli sfalci, dalle potature all’ordinaria manutenzione, compreso l’inventario dell’attrezzatura di proprietà del Comune – spiega l’assessore Carlo Fait –. Un passo necessario in vista di un miglioramento della manutenzione del verde che come Comune abbiamo deciso di compiere per almeno due motivi. Anzitutto sarà possibile avere un quadro preciso e sempre aggiornato del patrimonio arboreo pubblico e di conseguenza sarà possibile anche programmare e pianificare interventi di manutenzione più mirati e puntuali. In secondo luogo sappiamo che gli alberi grazie all’ombra che producono sono la migliore cura, del tutto naturale, contro le ondate di calore che da alcuni anni investono le città nei mesi estivi, e che non possiamo più considerare eccezioni ma la norma. Per questo abbiamo in programma già a partire dai prossimi mesi la piantumazione di nuove alberature che saranno tenute sotto attento controllo poiché, ci dicono gli esperti, sono proprio le piante più giovani a patire maggiormente i cambiamenti climatici mentre quelle più vecchie li sopportano meglio. D’ora in poi il nostro approccio nei confronti del verde sarà di tipo conservativo, ossia faremo di tutto per mantenere e conservare gli alberi nella loro integrità con interventi di manutenzione, come abbiamo fatto di recente con un grande pioppo nel parco di Nikolajewka in Santa Maria. Per prevenire cedimenti abbiamo provveduto a imbrigliare la pianta con un cosiddetto ancoraggio Cobra, un rimedio che riduce i rischi strutturali senza compromettere l’estetica, la funzionalità e la salute degli alberi».
«Il programma di gestione informatico produrrà la capacità di conoscere approfonditamente lo storico di ogni singola pianta del nostro patrimonio arboreo, così da programmare al meglio cura e manutenzione per una migliore preservazione – aggiunge l’assessore alla transizione ecologica e all’ambiente Ruggero Pozzer –. In progetto c’è una particolare attenzione alla messa in sicurezza meccanica di piante che, pur in condizioni non perfette, possono essere preservate e donare ancora il proprio apporto di accogliente ombra, di purificazione di aria, di riduzione delle isole di calore e di valorizzazione dell’estetica e della biodiversità del territorio».
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