Lo storico locale
mercoledì 12 Novembre, 2025
Trento, nuova gestione per l’antica trattoria «Al Volt»: la sfida di unire tradizione e innovazione
di Benedetta Centin
L’antica trattoria fondata nel 1894 passa ai tre soci del bistrot Al Pozzo 8: «Ora è chiusa per lavori, apriremo per i mercatini: sarà la cucina trentina fatta in casa e per tutti»
Stesso nome ma nuova gestione, non senza una personalizzazione da parte dei ristoratori subentrati, anche nel menù che proporrà sempre i piatti della tradizione trentina ma con qualche innovazione per invogliare anche i palati più sofisticati. Stiamo parlando dell’antica trattoria «Al Volt» di via Santa Croce, che fa parte della storia enogastronomica della città. Generazioni e generazioni hanno gustato le pietanze del locale a due passi da piazza Fiera, fondato oltre un secolo fa, nel 1894, esattamente 131 anni or sono. Ora il testimone è passato ai tre soci del noto locale di corso Buonarroti, il bistrot «Pozzo 8»: tre imprenditori trentenni con già lunga esperienza nel settore della ristorazione, determinati quanto mai a fare la differenza.
«La nostra attività è in crescita e avevamo bisogno di ampliarci, di qui la decisione di intraprendere questa nuova avventura, prendendo in gestione la storica trattoria Al Volt, anche se questo significa che dovremo dividerci tra i due locali» racconta Emiliano Rossi, affiancato da Serghei Ozarenschi impegnato ai fornelli quale chef ed Emir Amedovski in sala.
«Al momento la trattoria è chiusa: sono necessari infatti dei lavori di ristrutturazione e degli interventi nell’arredo, che renderemo più nel nostro stile. L’obiettivo è riaprire sette giorni su sette per la data del 21 novembre o comunque per inizio dicembre, in concomitanza con i mercatini di Natale, conclusi i quali procederemo per il vero restauro del locale».
Rossi rassicura anche che il nome rimarrà quello di sempre: «Manterremo la dicitura “Al Volt” ma con una nostra personalizzazione. Quanto al menù offriremo una cucina tradizionale come fatta in casa con il format della pasta fresca che ci ha contraddistinto finora. Apriremo le porte a tutti: il turista sì ma anche il trentino che sarà felice di trovare in città la cucina propria del territorio fatta bene».
Quanto alle pietanze che si potranno gustare sarà tutta una sorpresa, di certo, annuncia Emiliano Rossi, «personalizzeremo il menù rimanendo comunque in un ambito tradizionale, aggiungendo qualche innovazione».
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