Trento

martedì 2 Settembre, 2025

Trento, addio al Portland: il teatro alternativo di Piedicastello chiuderà (dopo due giorni di festa)

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Il direttore artistico Brunello: «Affitto troppo alto, al lavoro per ripartire altrove»

La sensazione, per il mondo culturale trentino è quasi quella di un lutto. Dopo quasi vent’anni di attività, il Teatro Portland di Piedicastello si prepara a chiudere le porte della sua storica sede. Nato dall’intuizione del direttore artistico Andrea Brunello, il Portland si è affermato come uno spazio indipendente e vivace, punto di riferimento per il teatro civile, il teatro scienza, gli spettacoli per l’infanzia e la formazione teatrale. Una realtà che ha saputo conquistare il pubblico trentino e farsi conoscere anche a livello nazionale.

La causa della chiusura è economica. L’immobile che per diciotto anni ha ospitato la sala dovrà essere restituito ai proprietari e destinato ad altri usi. “Siamo molto rammaricati – spiega Brunello – ma non avevamo alternative, ci hanno chiesto un affitto troppo alto. Ci dispiace lasciare questo luogo, ma resta la consapevolezza di aver inciso profondamente nel tessuto culturale trentino”.

 

Una storia legata a Piedicastello

Sorto in un edificio preso in affitto da privati, il Portland si è fin da subito radicato nel quartiere di Piedicastello. Il nome stesso richiama il cemento Portland, prodotto un tempo dalla fabbrica Italcementi, simbolo del passato industriale della zona. Intimo e raccolto, il teatro ha mantenuto negli anni un forte legame con la comunità locale, diventando anche la casa di Arditodesìo, la compagnia fondata e diretta da Brunello.

 

Nuove sedi, stessa vocazione

La chiusura, assicurano quanti lavorano in questa realtà, non segna però la fine del progetto. Arditodesìo – ossia la compagnia di Brunello, principale animatrice del Portland –  trasferirà la propria attività nel centro storico di Trento, continuando a sviluppare il percorso che unisce arte e scienza. La scuola di teatro proseguirà con una formula diffusa: i corsi per bambini e ragazzi dai 7 ai 18 anni, diretti dal formatore Paolo Vicentini, si terranno in tre sedi diverse – il Teatro di Gardolo, l’Harpolab di piazza Garzetti e lo spazio Shiva di via Schivabriga.

 

Due giornate di festa

Per ringraziare il pubblico e la comunità, sono stati organizzati due appuntamenti speciali: il 27 settembre un evento dedicato ai più piccoli che hanno mosso i primi passi sul palco del Portland, e il 17 ottobre una serata di festa e saluto aperta a tutti. I dettagli saranno pubblicati sul sito www.teatroportland.it
e sui canali social.

 

«Non è una fine, ma un nuovo inizio»

Un arrivederci, dunque, anche se molte cose cambieranno. «Questa trasformazione – afferma Brunello – non è una fine, ma un nuovo inizio. Si aprono possibilità nuove, dentro e fuori dal palco. In questa fase di transizione sarà fondamentale il sostegno del pubblico e della comunità: accogliere insieme il cambiamento, dare una mano a radicare nuovi modi e nuovi luoghi di fare teatro a Trento. Chi sceglierà di accompagnare questo percorso permetterà di proseguire l’attività del Portland, una scuola amata che negli ultimi anni ha visto crescere e raddoppiare la propria proposta formativa.Il futuro resta aperto: non si esclude, dopo questa fase sperimentale, di poter tornare a riunire in un unico luogo tutte le anime che il Portland ha saputo coltivare in vent’anni di storia».