Trento

martedì 2 Settembre, 2025

Trento, addio al Portland: il teatro alternativo di Piedicastello chiuderà (dopo due giorni di festa)

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Il direttore artistico Brunello: «Affitto troppo alto, al lavoro per ripartire altrove»

La sensazione, per il mondo culturale trentino è quasi quella di un lutto. Dopo diciotto anni di attività, il Teatro Portland di Piedicastello si prepara a chiudere le porte della sua storica sede. Nato dall’intuizione del direttore artistico Andrea Brunello, il Portland si è affermato come uno spazio indipendente e vivace, punto di riferimento per il teatro civile, il teatro scienza, gli spettacoli per l’infanzia e la formazione teatrale. Una realtà che ha saputo conquistare il pubblico trentino e farsi conoscere anche a livello nazionale.

 

Tanta amarezza

Gli spazi di via Papiria dovranno essere liberati entro il 31 ottobre, data di scadenza del contratto di locazione. «Si chiude un grande capitolo, così si perde l’ultimo vero spazio indipendente di teatro civile che c’è a Trento — le parole del direttore artistico Andrea Brunello — Siamo molto rammaricati per questa decisione, ma noi come associazione non possiamo coprire i costi di affitto che ci hanno prospettato i proprietari. Riconsegneremo loro l’immobile dove adesso sorge il teatro, che sarà destinato ad altri usi. Per noi non c’è stata scelta». L’amarezza è tanta. «Ci si stringe il cuore ma dobbiamo andare avanti — prosegue Brunello — Ci dispiace molto perché diciotto anni di investimenti e di energia sono tanti ma rimane comunque la consapevolezza di aver lasciato un segno nel tessuto culturale Trentino: abbiamo dato un piccolo, solido e mi auguro importante contributo alla città. Il Teatro Portland è un luogo amato, anche dagli stessi residenti di Piedicastello, apprezzato nel tempo da migliaia di persone tra soci, spettatori e ragazzi della scuola di teatro. Un luogo dove pubblico e artisti sono vicinissimi, dove c’è intimità» ancora l’ideatore dello spazio indipendente che in quasi due decenni ha ospitato rassegne di teatro civile e teatro scienza, appuntamenti per bambini e appunto una scuola di teatro, diventando anche la casa di Arditodesìo, diretta dallo stesso Brunello, un’impresa culturale molto attiva sul territorio. E forse non tutti sanno che il nome Portland deriva dall’omonimo cemento che veniva prodotto dall’Italcementi che sorgeva a Piedicastello. Ed è proprio la sua dimensione locale, intima, quasi nascosta, che ha sempre caratterizzato il Portland. La cui sede un domani, forse non troppo lontano, potrebbe essere demolita per fare spazio a nuovi edifici residenziali. Solo un’ipotesi, al momento, certo è che con la sua chiusura Trento perde un importante tassello nel mondo del teatro indipendente».

 

Due giorni di festa
Per ringraziare soci, allievi, partner e amici che in questi anni hanno reso vivo il Portland, sono in programma due giornate di festa: il 27 settembre con un evento dedicato ai bambini e alle bambine che hanno mosso qui i loro primi passi sulla scena; poi la sera del 17 ottobre si terrà una festa di chiusura e saluto pensata per tutti, un’occasione per ritrovarsi, condividere ricordi e guardare insieme al futuro (i programmi dettagliati sono sul sito www.teatroportland.it e sui canali social).
Il Portland, sia chiaro, lascia sì Piedicastello ma non si ferma. Anzi, guarda avanti, fedele alla sua vocazione culturale e formativa: «Non è una fine, ma un nuovo inizio. Una trasformazione che apre possibilità nuove, dentro e fuori dal palco» il messaggio diffuso.
In questa fase di transizione sarà fondamentale il sostegno del pubblico e della comunità. Chi sceglierà di accompagnare questo percorso permetterà di proseguire l’attività del Portland, una scuola che negli ultimi anni ha visto crescere e raddoppiare la propria proposta formativa. Guardando al futuro non si esclude di poter tornare a riunire in un unico luogo tutte le anime che il Portland ha saputo coltivare in vent’anni di storia.