martedì 16 Dicembre, 2025
Trentino Music Arena, il Partito democratico attacca: «Gestori privati avvantaggiati mentre non sono noti i ricavi: è uno spreco di denaro pubblico»
di Redazione
Interrogazione in consiglio provinciale: «Nessuno sa quale sia stato il gradimento del pubblico in termini di affluenza; quale la spesa media dei biglietti d’ingresso; quale il lordo e il netto degli incassi e quali i proventi dalle attività collaterali di food and beverage e di merchandising»
Il caso della Trentino Music Arena, che pare confermata anche nel 2026 e che molto probabilmente sarà assegnata allo stesso gestore, arriva in consiglio provinciale. È la consigliera del Partito Democratico, Lucia Maestri, a presentare un’interrogazione.
«Anche per il prossimo anno la Giunta provinciale, in attesa di definire la destinazione d’uso dell’area ex S. Vincenzo, prosegue caparbiamente nell’utilizzo dell’area per collocare eventi di spettacolo estivi, inseriti nella cosiddetta “Trentino Music Arena” – afferma Maestri –. Lo scorso anno, dopo i dissesti finanziari del Centro S. Chiara ripianati attingendo alle casse pubbliche, la Provincia aveva affidato alla società “Trentino Marketing” la gestione dell’area, avvallando un contratto rivelatosi in favore esclusivo di un organizzatore privato. Quest’anno invece, posto che l’affare si è dimostrato succulento, è lo stesso imprenditore privato, la nota agenzia “Friends & Partners”».
Nella delibera, il Pd attacca ulteriormente: «Ci sono molti nodi irrisolti, a cominciare dai dati sull’edizione 2025 del “Trento Live Festival”, ancora del tutto sconosciuti, nonostante siano stati presentati atti di controllo in Consiglio provinciale – si legge –. Nessuno sa quale sia stato il gradimento del pubblico in termini di affluenza; quale la spesa media dei biglietti d’ingresso; quale il lordo e il netto degli incassi e quali i proventi dalle attività collaterali di food and beverage e di merchandising. Allo stesso modo nessuno spiega come mai lo scorso anno la gestione estiva della Trentino Music Arena era in capo alla Trentino Marketing s.p.a., mentre quest’anno pare che la gestione sia diretta dalla Provincia, attraverso il meccanismo dei Grandi Eventi».
La conclusione: «L’impressione è che, ancora una volta, la Giunta provinciale lanci il sasso e poi nasconda la mano, pur di proseguire in attività che risultano fallimentari per le casse pubbliche e di vantaggio esclusivo per i privati, in un gioco di spreco del denaro pubblico, senza alcun controllo».
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