il lutto

venerdì 8 Dicembre, 2023

Siror, addio all’ex sindaco Taufer. «Antonio, amministratore concreto»

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Fu primo cittadino a inizio anni Novanta. Aveva 78 anni: fatali un malore e una caduta nella sua stalla. I funerali saranno celebrati lunedì

Primiero piange «Toni dei molineri». Punto di riferimento degli allevatori del Trentino orientale, indimenticato sindaco di Siror a inizio anni Novanta, ascoltato «saggio» sulle questioni di comunità. Mercoledì pomeriggio aveva battuto la testa cadendo da un’altezza di qualche metro nella sua grande stalla. Una caduta causata da un malore. Subito intervenuto sul posto l’elicottero del 118. Ma Antonio Taufer ai soccorritori era subito apparso in gravi condizioni. È arrivato all’ospedale Santa Chiara di Trento in prognosi riservata e codice rosso. Il suo cuore ha cessato di battere nel corso della notte tra mercoledì e ieri. Il lutto ha sconvolto subito Siror e gli altri paesi della Valle di Primiero. Taufer aveva 78 anni e la comunità lo saluterà lunedì alle 11 nella Chiesa parrocchiale di Siror. Lascia la moglie Antonietta, i figli Adriana e Sergio, i fratelli Gustavo e Stefano, i nipoti. Sindaco dal 1990 al 1994. «Persona saggia, benvoluta, con una forte passione civile, una visione, una grande cultura del lavoro»: lo ricorda così Walter Taufer (nessuna parentela) che di Siror è stato sindaco dal 2010 al 2015. Marco Depaoli, ex consigliere provinciale, ora sindaco di Sagron Mis, era sindaco di Tonadico quando Taufer lo fu di Siror: «San Martino di Castrozza insisteva su entrambi i comuni e abbiamo collaborato molto. Era sempre attivo, benvoluto». «Toni era un uomo con la U maiuscola» esordisce Marino Simoni (già sindaco a Transacqua, consigliere provinciale e presidente del Consorzio dei Comuni), che di Antonio Taufer è stato segretario comunale: «Spirito di agricoltore, pratico e concreto, amava tanto la musica ed era ancora organista a Siror.
Fu bravo a dare equilibrio alla gestione del Comune, proseguendo il lavoro del predecessore Mariano Bancher: San Martino era frazione di soli 250 abitanti ma polmone economico, capace di ospitare anche 25mila persone nel periodo turistico, quindi con necessità di servizi importanti, come il Palasport, progetto che lo vide protagonista, l’acquedotto, l’elettrificazione. Tuttavia non finì la legislatura, proprio per la questione di equilibri fra Siror e San Martino». «Non era favorevole alla fusione e al comune unico» ricorda ancora Simoni, ma alla fine la votò: «Salvo avere ancora dubbi ai nostri giorni». Lo ricordano anche i colleghi allevatori per la sua capacità professionale e innovativa.
Da tutti, arriva il ricordo di un grande allevatore. «Contadino fino in fondo, tradizionalista» sottolinea la consigliera provinciale Antonella Brunet: «Eravamo in famiglie molto amiche.
Mi ha sostenuta parecchio anche nella recente campagna elettorale. Equilibrato, sincero: gli volevamo tutti bene. Siamo attoniti».