Il caso

mercoledì 24 Gennaio, 2024

Scuole dell’infanzia, Gerosa stoppata. La maggioranza corregge il tiro dell’assessora: restino aperte a luglio

di

Lo scontro con Bisesti al vertice di coalizione. La vicepresidente criticata per le sue esternazioni. Fugatti: «Prima ci si deve confrontare tra noi». Il Pd: «Destra divisa»

Lo scontro Gerosa-Bisesti non è stato rubricato come un bisticcio tra l’attuale assessora all’Istruzione e il suo predecessore, come lo sfogo del leghista contro l’esponente di Fratelli d’Italia. La questione — nata dalla volontà della vicepresidente di rivedere le scelte della passata amministrazione Fugatti sulle aperture a luglio delle scuole d’infanzia e sulla sovrintendenza scolastica — ha assunto i contorni di una querelle tutta politica. Che ieri è passata, non per caso, da una verifica tutta politica.

Dell’intervista rilasciata al «T» da Mirko Bisesti — «Passi indietro su quanto fatto? No grazie» — se n’è parlato ieri in una riunione di maggioranza. Ed è stata proprio Francesca Gerosa a toccare il tema, dispiaciuta per la presa di posizione del collega di coalizione. Che però ha tenuto la linea, senza smussare affatto le sue critiche: «Siamo una coalizione — ribadisce l’ex assessore — che ha condiviso un programma di governo. E in questo programma ci siamo assunti degli impegni precisi verso gli elettori, tra cui quello di tenere aperto le scuole d’infanzia nel mese di luglio».

I presenti alla riunione delle forze di centrodestra — c’erano tutti i consiglieri provinciali — raccontano di toni pacati ma perentori. Gerosa avrebbe spiegato che «non c’è alcuna intenzione di tornare indietro sulle aperture a luglio ma di valutare per il prossimo anno eventuali migliorie». Bisesti avrebbe apprezzato: «Tutto è perfettibile, ci mancherebbe». Stigmatizzando però una comunicazione dell’assessora eccessivamente interventista su quanto fatto dalla scorsa giunta, con qualche distinguo di troppo. Insomma, ieri non se n’è parlato ma aleggiava tra i presenti anche il tema dei grandi carnivori, su cui Fratelli d’Italia non si è ancora allineata alla maggioranza che su orsi e lupi intende portare avanti la linea dura.
Dopo il chiarimento politico tra Gerosa e Bisesti è intervenuto il collega di partito di quest’ultima, Christian Girardi. Avrebbe chiesto «che sui temi specifici ci si confronti prima in maggioranza».

Una puntualizzazione che qualcuno ha letto come una punzecchiatura alla sua assessora. Sta di fatto che Fugatti ha preso la palla al balzo, proponendo lui stesso «che gli assessori informino i consiglieri di maggioranza in apposite riunioni di coalizioni da tenere regolarmente». Per condividere, ma anche per controllare.

I commenti ufficiali tendono tutti a spegnere l’incendio: «Ci siamo chiariti — dicono i due protagonisti, seduti assieme sui divani della buvette del Consiglio provinciale — nessuna polemica». Bisesti, per la prima volta — nell’intervista di ieri si era lamentato anche di un mancato scambio di consegne con l’assessora, che lei non avrebbe richiesto — ha spiegato le ragioni delle scelte della scorsa giunta in tema di scuola, spiegando in dettaglio tutti i passaggi.

«C’è stato un chiarimento di metodo oltre che di merito», spiega poi l’assessore Mattia Gottardi. «Il tema sulle aperture a luglio è nel programma e a quello ci si attiene. Che poi si possano discutere alcuni dettagli migliorativi, è un tema che la maggioranza affronterà quando saranno all’ordine del giorno. Che ora non c’è, perché sull’apertura di luglio ci siamo già confrontati nella scorsa legislatura». E sul metodo: «Ci sono sensibilità diverse, e vivaddio che ci siano altrimenti saremmo un parito unico. Ma il confronto è meglio ci sia prima di tutto in maggioranza che non sulla stampa». Per il resto, Gottardi vorrebbe chiudere la questione: «C’è stato un chiarimento, questo è importante». E così la chiude l’assessore Achille Spinelli: «C’era un programma condiviso che è diventato programma di governo. Quello è, e se ci sono da apporre correttivi se ne discute tra noi e assieme si decide».

Lo scontro tra Gerosa e Bisesti fa però dire alla minoranza che «com’era facilmente prevedibile, la maggioranza, dopo settimane di scontro sulle poltrone della giunta, si è già frantumata sui primi scogli delle scelte di governo». È il capogruppo del Pd Alessio Manica che interviene per sottolineare le divisioni interne alla coalizione di Fugatti: «Lungi dal voler prendere parte ad un dibattito che ha il sapore dello scontro politico più che del confronto fra idee diverse, non possiamo però non sottolineare come, di fronte ad un certo grado di ragionevolezza e di buon senso espresso dall’assessora Gerosa sulla delicata questione delle aperture estive delle scuole d’infanzia, il suo predecessore si sia scatenato invocando il programma di coalizione e, soprattutto, ribadendo il suo no più convinto ed irremovibile».

Manica osserva come la «linea Fugatti» non possa essere messa in dubbio: «Un esempio perfetto di democrazia coalizionale: ciò che è stabilito dai sacri testi del pensiero unico fugattiano-leghista non può mai essere messo in discussione. Peccato che questo sia già il secondo dissenso di merito dopo quello espresso sul disegno di legge sui grandi carnivori». E aggiunge: «Ci permettiamo solo una amara considerazione. Se al posto delle rivendicazioni dogmatiche ci fosse (e ci fosse stata) una minima capacità di cercare e costruire il dialogo, forse ne avrebbe giovamento non solo il confronto intestino alle forze di governo, bensì tutto il Trentino che oggi guarda perplesso e confuso la ripresa dello scontro all’interno della maggioranza».