Ricerca
sabato 6 Settembre, 2025
Scuola: chi frequenta corsi estivi mostra il 7% in più di apprendimento in italiano e matematica. Lo studio della Fondazione Bruno Kessler
di Redazione
La ricerca è stata pubblicata su Educational researcher. Per alcuni, i più fortunati, i mesi estivi sono una continua fonte di stimolo

I programmi estivi di apprendimento per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado sono efficaci. Al rientro in aula infatti chi ha partecipato ha mostrato il +7 per cento di apprendimento per l’italiano e il +4 per cento per la matematica. E’ quanto emerge dal primo studio italiano realizzato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, pubblicato sulla rivista scientifica Educational researcher, che ha preso in esame oltre mille bambini che hanno partecipato al progetto ‘Arcipelago educativo’ di Save The Children e Fondazione Agnelli in nove città d’Italia e più precisamente Ancona, Aprilia, Bari, Marghera, Milano, Napoli, Palermo, Rosarno e Torino.
«In Italia, le vacanze estive sono lunghe per tutti, ma non sono uguali per tutti – ha spiegato il ricercatore della Fondazione Kessler Davide Azzolini che ha realizzato lo studio con Martina Mazzoli, Sergiu Burlacu ed Enrico Rettore -. Per alcuni, i più fortunati, i mesi estivi sono una continua fonte di stimolo, apprendimento, scoperta mentre per altri sono mesi di ozio e solitudine. Le esperienze vissute durante l’estate possono creare disparità nel mantenimento e nello sviluppo degli apprendimenti e avere conseguenze sul rientro a scuola a settembre. Cosa si può fare, quindi, per far sì che per tutti, anche gli studenti meno fortunati, l’estate non diventi un periodo di perdita degli apprendimenti? Con questo studio abbiamo testato l’efficacia di un intervento realizzato su scala nazionale e abbiamo prodotto evidenza empirica solida sugli interventi di supporto agli apprendimenti durante l’estate e sul loro potenziale come strumenti di contrasto alle disparità negli apprendimenti stessi».
Istruzione
Lo sbarramento in quarta, i debiti formativi da sanare, l'«obbligo» di sostenere l'orale: la nuova maturità nelle riforme di Trento e Roma
di Massimo Furlani
L'assessora Gerosa presenta il disegno di legge che presto porterà in giunta e, sulla proposta di Valditara, sposa la linea dura contro le scene mute
primo piano
Riforma della maturità, Gerosa: «Giusto vietare la scena muta all’orale. Debiti? Tuteliamo l’Autonomia Didattica tradizionale da superare»
di Massimo Furlani
La Giunta ieri ha approvato l’aggiornamento del “Programma pluriennale della Formazione Professionale”. Tra le novità, il passaggio dal modello 3+1 a quello strutturato su quattro anni, e l’eliminazione del colloquio motivazionale per l’accesso al quarto anno
formazione
Didacta, oltre 150 gli eventi fra workshop e seminari (gratuiti) riservati al personale scolastico trentino. Ecco come ottenere i ticket per partecipare
di Redazione
La manifestazione che si terrà al Quartiere fieristico di Riva del Garda dal 22 al 24 ottobre 2025 è dedicata a dirigenti, docenti, personale amministrativo, insegnanti e coordinatori pedagogici della scuola dell’infanzia. Ecco come ottenere i ticket per partecipare