La situazione
domenica 28 Dicembre, 2025
Scritte sulla chiesa di S. Maria Maggiore, caccia ai responsabili: telecamere al setaccio
di Benedetta Centin
Gli autori, forse dei ragazzi, rischiano la denuncia per imbrattamento aggravato e pure di dover pagare i danni
Bomboletta spray di vernice blu e nera alla mano, la sera di Santo Stefano hanno imbrattato il lato nord della chiesa di Santa Maria Maggiore in centro città, con diverse scritte, tra cui Morocco, Fes e Agadir. E ora è caccia agli autori: a quanto trapela si tratta di tre persone, sembrerebbe tre ragazzi, che se identificati rischiano una denuncia per imbrattamento, per giunta aggravato (in quanto fatto in un luogo di culto, tra l’altro edificio tra i più rilevanti dal punto di vista storico e religioso essendo stata una delle sedi dei lavori del Concilio). E c’è di più perché i tre potrebbero essere chiamati anche a risarcire il danno procurato. E il conto potrebbe essere sostanzioso.
La polizia locale ieri mattina aveva già acquisito i filmati registrati dalle telecamere della zona e si è subito messa al lavoro per passare al setaccio le sequenze immortalate dagli occhi elettronici, per dare un nome e un volto al terzetto entrato in azione attorno alle 21 del giorno 26. Proprio quando iniziava la partita Marocco-Mali, nella seconda giornata della Coppa d’Africa. Il collegamento sarebbe proprio la competizione calcistica che ospita in questi giorni (e fino al prossimo 18 gennaio) il Marocco: una delle più grandi del pianeta. Le scritte, oltre a riportare appunto il nome di alcune città del Marocco — come Fes e Agadir appunto — sarebbero in parte legate all’identità berbera, in parte a frange del tifo organizzato marocchino. Indagini sono comunque in corso anche su questi aspetti.
Segnalazione e ripristino
A segnalare l’episodio erano già stati i carabinieri di Trento nella stessa sera di Santo Stefano e a stretto giro di chiave hanno preso il via gli accertamenti.
A quanto pare i tre autori delle scritte avrebbero approfittato del fatto che in centro storico non c’era molta gente. E poi evidentemente erano convinti che il buio e un po’ di travisamento avrebbe consentito loro di farla franca. O semplicemente hanno agito in spregio alla legge. Ma potrebbe essere questione di tempo e potrebbero trovarsi nei guai. A rispondere penalmente di un reato. E a pagare anche per il danno procurato.
Alla chiesa sì ma anche all’intera comunità di Trento. Quella vernice sulla facciata chiara ieri hanno indisposto e fatto irritare più di qualche passante.
Scritte da cancellare
Nel frattempo quelle scritte verranno fatte sparire così come annunciato già ieri dal sindaco Franco Ianeselli, che ha condannato i vandalismi. L’amministrazione comunale ha infatti già incaricato una ditta specializzata nel ripristino di edifici tutelati per cancellare quegli imbrattamenti.
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