cronaca

venerdì 13 Ottobre, 2023

Schianto in auto a Lasino, muore Stefano Migliorati

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Il 43enne ha probabilmente perso il controllo del mezzo a causa di un malore

Tra i meleti e gli oliveti che si trovano in quello spiazzo, l’auto è finita addosso all’unico edificio in muratura: una torretta sporge poco lontano dalla strada. Lì ha finito la sua corsa, la parte anteriore completamente sfasciata. All’interno un uomo di 42 anni – il 10 dicembre avrebbe compiuto 43 anni – Stefano Migliorati, che è stato trovato morto. Un altro incidente fatale, il secondo solo questa settimana, sulle strade del Trentino: quello avvenuto ieri, attorno alle 20.30, è accaduto sulla strada provinciale 251, che collega Ponte Oliveti a Lasino, in comune di Madruzzo. E proprio da Lasino proveniva l’auto guidata da Migliorati. A una semicurva, l’auto ha proseguito diritto, a grande velocità, ha colpito due delineatori di margine, i paletti a bordo strada, poi è finita in un campo, venendo fermata solo dal muro a secco. Un incidente avvenuto senza testimoni: sarà il conducente di un furgone, transitato in zona presumibilmente solo pochi minuti dopo l’incidente a lanciare l’allarme. Si capisce subito che la situazione è di una gravità estrema: l’uomo all’interno dell’abitacolo dell’automobile, un’Alfa MiTo, sembra non avere segni di vita. Sul posto si precipitano immediatamente i vigili del fuoco volontari della zona, con i corpi di Lasino, Calavino e Padergnone. Fatto decollare anche l’elicottero di Trentino Emergenza, ma tornerà vuoto: non c’è possibilità di rianimare il 42enne. Spetterà ai carabinieri di Madruzzo ricostruire l’incidente: diversi elementi portano a un arresto cardiaco: in altre parole, l’uomo sarebbe morto non a causa dell’incidente, ma l’incidente sarebbe stata una conseguenza della morte. Solo l’analisi della frenata potrà chiarire ulteriormente questo aspetto.
La vittima, Stefano Migliorati, era nato a Cortona, in provincia di Arezzo, ma aveva diversi legami con il Trentino, terra in cui si recava spesso. Si era trasferito per ragioni di lavoro in Trentino già da diversi anni. E in Trentino non mancava mai, quando aveva l’occasione di fare un giro in montagna, magari sul suo amato lago di Molveno dove il suo impiego lo portava di tanto in tanto. Tra le sue passioni, l’Inter, di cui era un grande tifoso.