Sanità

sabato 6 Aprile, 2024

Salute, tagliati dal Pnrr 18 milioni di euro destinati agli ospedali di Rovereto, Pergine e Borgo Valsugana

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Erano destinati a interventi antisismici, dovrebbero essere sostituiti da fondi nazionali

Escono dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale complementare 18 milioni di euro destinati agli interventi di messa in sicurezza sismica dell’ospedale di Rovereto, dell’edificio della Rsa Vannetti sempre a Rovereto, dell’ospedale di Borgo Valsugana e del padiglione Perusini di Pergine, tutti investimenti previsti nell’ambito del programma Pnrr «Ospedali sicuri». Le risorse, tuttavia, dovrebbero essere garantite dal Fondo nazionale «articolo 20», chiamato così perché risale all’articolo 20 della legge finanziaria del 1988 sul programma straordinario degli investimenti pubblici in sanità. Lo spostamento di fondi è previsto nel decreto Fitto sulla revisione del Pnrr. «Siamo abbastanza sicuri di andare avanti con l’iter delle opere perché una parte dei lavori è già iniziata e per un’altra parte, quella che riguarda Rovereto, manca solo la contrattualizzazione dei lavori» afferma l’ingegnera Debora Furlani, direttrice del Dipartimento infrastrutture dell’Azienda sanitaria provinciale. A livello nazionale, invece, è scontro tra governo e Regioni perché la sostituzione del finanziamento europeo del Pnrr con il Fondo nazionale articolo 20 rischia di cancellare altre opere previste in precedenza. «La Provincia di Trento attinge poco al Fondo articolo 20 – spiega Furlani – In genere le opere di edilizia sanitaria le finanziamo a livello provinciale».
«L’analisi sulle strutture più vulnerabili per età o collocazione è stata fatta fin dal 2018 – ricorda Furlani -Abbiamo avuto anche di recente confronti col Ministero sullo stato di avanzamento delle opere. In alcuni casi i lavori sono già iniziati». Ad esempio all’ospedale di Borgo Valsugana, dove l’intervento di miglioramento sismico delle strutture, del valore di 1,2 milioni, verrà inserito all’interno dei lavori di ampliamento del nosocomio già in corso da tre anni, un appalto che ormai vale 20 milioni affidato all’associazione temporanea d’impresa tra la Mak Costruzioni di Lavis e la Bertolini Ocea Impianti di Rovereto. «I lavori già prevedevano il consolidamento – precisa Furlani – Per l’intervento antisismico faremo una variante contrattuale».
A Pergine i lavori di adeguamento sismico da 3,5 milioni sono già stati consegnati. «Il padiglione Perusini diventerà la sede dell’Ospedale di comunità, della Casa di comunità e dell’hospice». A Rovereto gli interventi riguardano l’ospedale Santa Maria del Carmine e la Rsa Vannetti, destinata a diventare un polo a valenza psichiatrica, e valgono in tutto circa 13 milioni. «All’ospedale gli interventi riguardano il corpo G delle degenze e il parallelo corpo F» dice Furlani. Per il primo sono previsti 6,7 milioni, per il secondo 3,2. Gli appalti sono in arrivo. Per quanto riguarda la Vannetti, la struttura attuale è legata all’Azienda sanitaria da un contratto di comodato trentennale. Una parte dell’edificio è già stata liberata e una parte di ospiti della Rsa sono già stati trasferiti in attesa della nuova sede della casa di riposo. A medio termine, sottolinea Furlani, «la Vannetti diventerà un polo a valenza psichiatrica con neuropsichiatria infantile, salute mentale e comunità residenziale che verranno portati lì da Ala, da via Benacense e dall’ospedale di Rovereto». L’intervento antisismico vale circa 3 milioni. «Abbiamo concordato con la Provincia di aderire all’accordo quadro e di fare l’ordine diretto di acquisto. Manca solo la contrattualizzazione dei lavori».