economia
venerdì 25 Luglio, 2025
Rovereto, nessuna candidatura per il bando del Mercatino di Natale: «Proroghiamo al 25 agosto»
di Leonardo Omezzolli
La gara da 200mila euro finora è andata deserta. Zenatti (FdI) attacca: «Situazione preoccupante, scelto uno strumento sbagliato»

Sono giorni caldi per il Comune di Rovereto, attaccato su più fronti nel campo della gestione degli eventi; criticato in prima battuta nei giorni scorsi per una scarsa attenzione alle periferie (si veda il T del 22 luglio) e ora per la necessaria proroga del bando del Mercatino di Natale al quale nessuno ha voluto partecipare. Assenza di disponibilità alla gestione del Mercatino natalizio che ha fatto preoccupare esercenti, pubblici esercizi e ristoratori.
Il Comune ha provato a tranquillizzare gli animi confidando nella proroga che ha spostato i termini di consegna delle candidature al 25 agosto. La data ha però fatto rizzare i capelli agli addetti ai lavori che si sono chiesti se sarà possibile organizzare un mercatino di Natale come quello di Rovereto con tutte le specifiche del bando in circa due mesi. «L’amministrazione comunale rilancia con forza la sua visione per il Natale 2025, puntando a un evento di qualità che sappia stupire e attrarre, fortemente ancorato sui valori identitari della Città della Pace, la contemporaneità e i valori di inclusione, dialogo e fratellanza, quest’anno più che mai celebrati e promossi, in occasione del Centenario di “Maria Dolens”, consolidando il posizionamento turistico e promozionale del Natale di Rovereto – si legge nella nota ufficiale -. Il bando è stato prorogato al 25 agosto, con l’obiettivo di coinvolgere realtà capaci di tradurre questa ambizione in un’esperienza unica». L’assessora alla Cultura e Turismo, Micol Cossali ha ricordato che sono state messe a disposizione risorse significative. «Abbiamo stanziato fondi importanti. A fronte di una riorganizzazione interna della comunicazione e promozione che comporta un alleggerimento di attività e costi in capo all’organizzatore, abbiamo incrementato i contributi già lo scorso anno di 50.000 euro e quest’anno di ulteriori 30.000 euro per la gestione della comunicazione extra bando. Questo porta il budget complessivo a 200.000 euro di contributo, più i 30.000 extra per la comunicazione».
Preoccupato il consigliere Marco Zenatti: «Ci sono tre elementi in questa vicenda che dimostrano come questa amministrazione non sia stata in grado di affrontare il tema Natale in modo adeguato. Avere un bando divulgato a fine giugno non ha aiutato, e lo dimostra l’assenza di candidature. Va fatta una riflessione sul contributo e poi si deve aprire un confronto sulle richieste inserite a bando. Tre elementi che hanno dimostrato complessità che non ha invogliato nessuno a partecipare. Ora – continua Zenatti – la scadenza al 25 agosto ci mette in allarme, perché c’è il rischio che, se qualcuno vi parteciperà e vincerà la gara, dovrà fare il tutto in poco, pochissimo tempo. Più volte in consiglio comunale ho chiesto di abbandonare questo sistema organizzativo del bando pubblico per sposare l’organizzazione di Trento con l’Apt a fare da braccio operativo al Comune. Oggi devo dire che sono preoccupato». Il Comune è convinto di poter garantire l’avvio della manifestazione con la Fiera di Santa Caterina il 21 novembre fino al 6 gennaio. Se nessuno parteciperà al bando sarà il Comune a organizzare il Natale, almeno così assicura l’assessora Cossali.
Torna sul tema anche il ristoratore Flavio Biondo per ribattere alle dichiarazioni dell’assessore Michele Dorigotti (si veda il T di ieri): «Troppo spesso il grande impegno e la dedizione dei volontari e delle associazioni sportive come Kosmos non ricevono il giusto plauso per il valore che creano non solo in termini sportivi, ma anche sociali ed economici – spiega Biondo -. La manifestazione di tiro con l’arco ha portato a Rovereto un significativo indotto economico e turistico. Ha richiamato atleti, accompagnatori e visitatori da tutta Italia, persone che hanno pernottato, consumato nei nostri ristoranti e acquistato nei nostri negozi, generando una boccata d’ossigeno vitale per tutto il tessuto commerciale, incluse le attività di periferia. Questo è il concetto di “economia diffusa”. Purtroppo, le iniziative a cui forse l’assessore fa riferimento, spesso organizzate da associazioni locali e talvolta “coccolate” da parte delle organizzazioni filo-governative comunali, sono per lo più feste rivolte ai residenti».
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