l'evento
venerdì 26 Settembre, 2025
Ritmo e melodia: Saturnino al Festival con il suo basso «trentino»
di Redazione
Il compositore, produttore discografico, polistrumentista, conosciuto per la lunga collaborazione in corso con Lorenzo Cherubini questa sera al Trentodoc

Saturnino, nel dialogo con Scorranese e Cannavò, parla del rapporto viscerale con la musica, alternando il dialogo alle esibizioni “live”. “Sono davvero felice, come dicevo, di essere arrivato qua con un basso che è stato disegnato da un architetto pugliese, Fabio Novembre, e realizzato dal trentino Renato Ruatti, originario di Cles. Ha creato uno strumento eccezionale”.
Saturnino, in grado di spaziare in tutti i generi musicali, rivela la sua inclinazione: “Ogni volta che indosso il basso penso sempre alla melodia, perché il basso è un po’ così: quando lo suoni da solo e non sei con gli altri vira immediatamente verso qualcosa, che a volte può essere anche malinconico, come l’autunno”.
Il bassista, racconta rispondendo alle domande di Scorranese e Cannavò, è l’uomo che sa stare un passo indietro, rispetto agli altri musicisti e agli ego talvolta eccessivi. “È una figura paragonabile alla Democrazia Cristiana, perché attenua i conflitti tra gli altri musicisti, cantante, batterista e chitarrista, anche per la posizione sul palco”, le sue parole.
Si tocca poi il lungo sodalizio artistico con Jovanotti, in corso dal 1991, ormai una certezza: “Mi basta pensare alla nascita di canzoni come Ragazzo fortunato o Penso positivo. Lorenzo non mi ha dato il tempo di tornare in studio di registrazione e mi ha chiesto: sei libero per i prossimi sei mesi? Sono diventati 35 anni ma è come se fossero passati meno di sei mesi”.
C’è spazio per il rapporto tra musica, cultura del vino, aggregazione. Saturnino si confessa: “Per quanto mi riguarda, ahimè, sono astemio perché ho avuto una brutta avventura quando avevo 17 anni, però a casa nostra non manca mai del buon vino. Ho tanti amici che lo producono, mia cognata che vive in Friuli produce vino, poi qui a Trento in modo particolare ci sono produttori straordinari, ad esempio di bollicine, che vincono premi prestigiosi e a cui faccio i grandi complimenti. Come dicevo, ogni volta che ho amici a casa, del buon vino a tavola non manca mai”.
C’è infine la scintilla scattata per la kermesse delle bollicine di montagna. “Non è la prima volta che vengo a Trento, ma è la prima volta che vengo al Trentodoc Festival. Ho visto il programma e invito tutti a partecipare a questa e alle edizioni che verranno”, conclude il musicista.
Il Trentodoc Festival è promosso dalla Provincia autonoma di Trento e organizzato dall’Istituto Trento Doc con Trentino Marketing, in collaborazione con Corriere della Sera e il contributo attivo della filiera dell’accoglienza. Il programma completo del festival è consultabile su www.trentodocfestival.it e sull’App ufficiale Trentodoc.
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