L'intervista

mercoledì 1 Marzo, 2023

Politica, Caterina Moser: «Commovente il ricordo di Antonio Megalizzi nella parole di Elly Schlein. Adesso tocca a noi»

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Parla la coordinatrice del comitato trentino della nuova segretaria del Partito democratico: «Con Elly Schlein abbiamo portato entusiasmo e partecipazione. Ora dobbiamo costruire su questo risultato»

Elly Schlein, Antonio Megalizzi e Caterina Moser si erano conosciuti al Parlamento europeo nel 2016. La prima nelle vesti di parlamentare europea, i due giovani in quelle di speaker per la trasmissione Europhonica.
Sei anni dopo, Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito Democratico, ha voluto Caterina Moser – che era insieme ad Antonio nell’attentato di Strasburgo nel dicembre 2018 – come coordinatrice del suo comitato in Trentino e nel suo discorso da vincitrice domenica sera, tra i «compagni di viaggio» che non ci sono più, ha ricordato proprio Antonio Megalizzi.
Caterina Moser che effetto le hanno fatto le parole di Elly Schlein per Antonio Megalizzi?
«Ascoltare il suo discorso è stato molto emozionante, perché abbiamo condiviso questo percorso insieme fin dall’inizio. Il ricordo di Antonio ovviamente mi ha commosso particolarmente. In questi mesi ho pensato a lui più del solito, perché sono sicura che avremmo parlato molto di questa campagna elettorale. Elly e Antonio si sono conosciuti al parlamento europeo. Noi eravamo poco più che ventenni ed era davvero stimolante vedere la capacità e la profondità con cui loro due parlavano di politica. Ecco, una cosa che vedevo in Antonio e ho ritrovato in Elly è la capacità di comunicare temi complessi in maniera semplice, senza banalizzarli».
Siete soddisfatti o sorpresi del risultato?
«Direi tutte e due le cose (ride). Siamo molto contenti. Ci credevamo tanto però non si può mai essere sicuri. È stata davvero una bella risposta. In queste settimane abbiamo visto un grande coinvolgimento che ora deve continuare. La capacità di allargare l’elettorato è parte integrante della vittoria e racconta della voglia di tornare a partecipare. Io ieri mi trovavo al seggio di Gardolo ed è stato bello vedere tanti giovani venire a votare, magari per la prima volta. Credo che questo nasca dal dialogo e dall’aver posto l’attenzione su temi fondamentali come la disuguaglianza, il lavoro e il clima».
Questo voto dice anche che aprire il partito funziona? Servono le primarie anche per il candidato alle elezioni provinciali?
«Che allargare la base funzioni credo sia un dato di fatto. Le primarie potrebbero essere la risposta. La cosa importante è che si lavori puntando a una leadership condivisa. Questo ci insegna la vittoria di Elly Schlein».
Al nuovo segretario provinciale del Pd, Alessandro Dal Ri, cosa chiedete?
«Sono due gli aspetti su cui punteremo l’attenzione. Il primo sono i temi dell’agenda Schlein da declinare sul Trentino. Poi c’è il metodo: deve continuare il coinvolgimento aperto a chi sta dentro e a chi sta fuori dal partito. Questo dialogo che abbiamo iniziato non si può interrompere».