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giovedì 17 Luglio, 2025

Overtourism, Bolzano sul podio delle destinazioni più esposte. Trento tra le prime sette

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Cinque gli indicatori utilizzati dall’Istituto di ricerca: densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, utilizzazione lorda e quota di rifiuti urbani attribuibili al settore turistico

Rimini, Venezia e Bolzano si confermano, per il secondo anno consecutivo, sul podio delle destinazioni più esposte all’overtourism nella mappa dell’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (ICST), elaborata dall’Istituto Demoskopika. Poco distante anche Trento che si riconferma tra i sette sistemi turistici provinciali già in vetta nel 2024 assieme a Rimini, Venezia, Bolzano, Livorno, Napoli e Verona. A questi si affiancano quest’anno anche Milano, Roma e Trieste. Sale così a dieci il numero delle realtà con un livello di sovraffollamento turistico classificato come “Molto Alto”, con effetti crescenti sulla vivibilità dei territori, sulla resilienza dei sistemi locali e sulla sostenibilità complessiva delle destinazioni coinvolte.

 

L’indice si configura come uno strumento preliminare di governance dei sistemi turistici locali, finalizzato a orientare politiche più consapevoli attraverso l’analisi dell’impatto del turismo sulla densità demografica, sull’uso delle infrastrutture ricettive, sul rapporto turisti-residenti e sull’incidenza ambientale derivante dalla produzione di rifiuti.

Sul versante dell’intensità turistica, ovvero il rapporto tra presenze e popolazione residente, si conferma al primo posto Bolzano, con quasi 69 turisti per abitante, seguita da Venezia con quasi 47 turisti per abitante. In coda, invece, Lodi, Avellino e Benevento.
«L’overtourism – avvertono i ricercatori di Demoskopika – non è più soltanto una sfida, ma è una priorità che investe la sostenibilità delle destinazioni italiane. Non riguarda solo l’esperienza del turista, ma condiziona anche la qualità di vita delle comunità locali. L’aumento del sovraffollamento è un campanello d’allarme che impone interventi urgenti e strategici: dalla regolazione dei flussi nei periodi di punta alla promozione di mete alternative, fino a incentivare in modo più efficace i viaggi lungo tutto l’arco dell’anno, valorizzando anche i mesi tradizionalmente meno turistici. In questa direzione – precisano i ricercatori dell’Istituto – Demoskopika offre dati puntuali e analisi territoriali per supportare i decisori pubblici in una governance più equilibrata. Agire ora – concludono gli autori dello studio – è l’unica strada per garantire che il turismo resti una risorsa e non si trasformi in un fattore di crisi per i territori e per le generazioni future».