grandi carnivori

martedì 28 Maggio, 2024

Orso albino morto, il caso approda in Procura. L’esposto dell’Enpa: «Niente cure, è stato abbandonato»

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L’associazione ritiene che il cucciolo «andava soccorso in base alle decisioni di un veterinario, possibilmente esperto di grandi carnivori»

Il caso dell’orsetto albino trovato morto sopra Garniga continua a far discutere e ora approda anche in procura a Trento. Era stato proprio il «T» sull’edizione di sabato a raccontare il fatto risalente a un paio di settimane fa, quando i forestali erano stati avvisati di un cucciolo in difficoltà sulla strada per malga Albi. Intervenuti sul posto gli operatori avevano deciso di spostare l’animale dalla strada, ma non soccorrerlo, preferendo la possibilità di un ricongiungimento con la madre. L’animale però era stato poi trovato morto tre giorni dopo il 15 di maggio. Era stato poi il veterinario De Guelmi a criticare questa scelta dicendo, sul «T» di domenica, che «a valutare lo stato di salute del cucciolo doveva essere un veterinario». Ieri è stata l’Enpa (Ente nazionale protezione animali) a chiedere che la magistratura faccia luce su quanto accaduto. L’associazione ritiene infatti che il cucciolo «andava soccorso in base alle decisioni di un veterinario, possibilmente esperto di grandi carnivori. Invece – continua l’associazione – È stato abbandonato a sé stesso ed è deceduto dopo un’agonia protrattasi verosimilmente per tre giorni, tre lunghissimi giorni». Alla luce di questo Enpa ha deciso di presentare un esposto presso la procura della Repubblica di Trento. «Ai Magistrati l’associazione animalista chiede di fare chiarezza su questa terribile vicenda e di individuare eventuali responsabili per quello che appare come un gravissimo comportamento omissivo da parte della Provincia» scrive l’associazione. Secondo Enpa «La morte del povero orsetto bianco configura una chiara violazione della legge 157/92, articolo 4, il quale stabilisce in modo inequivocabile che agli animali in difficoltà si debba prestare il dovuto soccorso. Ma il decesso dell’orsetto bianco presenta anche evidenti implicazioni di natura etica, poiché è inaccettabile che un essere senziente, bisognoso di cure, sia lasciato da solo a morire senza alcun tipo di supporto veterinario. Tanta crudeltà ci lascia attoniti».