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giovedì 4 Aprile, 2024

Orsi, Failoni: «Da un anno al lavoro per la sicurezza di cittadini e turisti»

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Sono 98 gli esemplari stimati oltre a 13 cucciolate rilevate nello scorso ottobre

«Ci siamo applicati molto in quest’ultimo anno per gestire al meglio una situazione complessa che ha portato il tema dell’orso a una priorità essenziale per il nostro territorio cercando di garantire la biodiversità e la sicurezza per i cittadini che vivono le valli più problematiche e i visitatori che le frequentano. In aprile divulgheremo nuovo materiale informativo, e faremo incontri sia con le amministrazioni che con i cittadini». Roberto Failoni, assessore provinciale tra le altre deleghe alle foreste e alla caccia non si sottrae a un’analisi degli ultimi 365 giorni vissuti da amministratore in un contesto delicato per il proprio assessorato e condizionato dell’evolversi della drammatica vicenda legata alla morte del giovane 26 enne di Caldes Andrea Papi. L’assessore pesa le parole nella consapevolezza di essere prossimo a un anniversario che, già in queste ore, sta riaccendendo la fiamma del confronto tra le parti, proprio in materia di gestione dei grandi carnivori. Nel solco prettamente politico pesa la recente approvazione del disegno di legge che permetterà l’abbattimento di fino a 8 esemplari all’anno se considerati problematici. «Inutile stare ad accusare qualcuno – riflette Failoni – anche se questo progetto nasce su scelte non nostre, ma di chi ci ha preceduto. Da sempre, anche prima della tragedia di Caldes l’attenzione era alta». La morte di Papi, però, ha dato a tutto il Trentino un’accelerata e gli orsi nostrani, fino ad allora icone di una provincia immersa nella natura selvaggia, hanno valicato i confini regionali finendo sui tavoli del dibattito nazionale oltre che dentro e fuori le porte ministeriali e dei tribunali. Un anno di frizioni che ha visto più attori coinvolti. Da un lato la politica, con le giunte Fugatti e Fugatti Bis necessariamente costrette ad affrontare di petto la gestioni di quasi 100 orsi. Novantotto per la precisione secondo l’ultimo report presentato in consiglio provinciale su richiesta esplicita delle minoranze. A ottobre risultavano 13 cucciolate, per un tasso di crescita della popolazione di plantigradi del 10% annuo. Numeri che fanno riflettere soprattutto analizzando i dati del 2021 quando la popolazione era stimata in 85 esemplari. La crescita ha portato non solo a un’espansione del territorio occupato dall’orso, ma anche ad una sua inevitabile curiosità verso l’attività umana. Gli orsi si imbattono sempre più in foreste antropizzate venendo a conoscenza dell’uomo e dei suoi prodotti. Le femmine di orso rimangono perlopiù stanziali nella parte ovest del Trentino, mentre i 53 maschi si sono dispersi nei territori limitrofi. «In questo anno ci siamo ulteriormente applicati per attivare diverse strategie non ultima l’approvazione del disegno di legge che consentirà l’abbattimento di 8 esemplari se ritenuti problematici – ricorda Failoni -. E con questa proprio in queste settimane sarà distribuito del nuovo materiale informativo». Non solo Failoni sottolinea di essere all’opera per incontri sui territori sia con le amministrazioni dei comuni che convivono con i plantigradi, sia con la popolazione. «Ci siamo presi l’impegno di alzare il livello dell’informazione e lo stiamo facendo – continua l’assessore -, così come stiamo attivando il tavolo sull’orso e attivandoci per i cassonetti anti orso». Necessità queste ultime che erano state richieste con specifici emendamenti proprio all’interno dell’approvazione del suddetto disegno di legge. «Infine abbiamo potenziato il personale forestale con 25 nuove assunzioni a rinforzare un organico che sarà sempre più protagonista della delicata gestione della flora e fauna del nostro territorio naturale». Un territorio che è parte integrante del marketing turistico e che in un certo qual modo, soprattutto a ridosso della tragedia del 5 aprile 2023, ha risentito, quantomeno in immagine, della presenza dei grandi carnivori. Soprattutto dell’orso. «Stiamo usando la massima trasparenza e l’impegno mio e dell’amministrazione provinciale è massimo – analizza Failoni – sappiamo che ci avviciniamo a un tragico anniversario e venerdì sarò presente al consiglio comunale di Caldes perché prima di tutto va portato il massimo rispetto per la famiglia. La situazione non è semplice e siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità, ma attivandoci in prima linea per giungere alla conservazione del territorio in funzione della garanzia della sicurezza di tutti, cittadini e visitatori».