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martedì 13 Febbraio, 2024

Operato a un’ala, Rocco l’allocco torna a volare: «Non sapevamo se si sarebbe salvato, liberarlo è stata una gioia»

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Ci sono voluti tre mesi di degenza e cure per salvare il giovanissimo rapace: «Il suo destino era incerto perché la frattura aveva causato anche delle alterazioni ossee»

Una storia a lieto fine e di grande tenerezza. Ci sono voluti tre mesi di degenza e cure per salvare un giovanissimo allocco maschio chiamato Rocco e seguito passo dopo passo dall’equipe di Südtirol Exotic Vets. “Ci è stato portato da un’area vicino a Bressanone e presentava una frattura scomposta di radio e ulna” spiega il dottore Stefano Capodanno. “Una situazione, dunque, da trattare con la massima attenzione che ha richiesto una prima stabilizzazione con antidolorifici e antiinfiammatori. Abbiamo subito affiancato anche una terapia antibiotica dato che vi era il coinvolgimento pure di alcuni tessuti molli”. A quel punto, con il supporto dell’anestesista Giulia Gottardi, si è potuti passare all’intervento chirurgico.

I dubbi sulla sopravvivenza

La vita di questo splendido rapace è stata spesso appesa a un filo. “Fino a qualche settimana fa – continua Capodanno – il suo destino era incerto perché la frattura aveva causato anche delle alterazioni ossee. Non eravamo sicuri che il quadro generale di Rocco gli permettesse di riprendersi la sua vita in libertà ma nell’ultimo mese gli esercizi per il volo, un corretto piano alimentare e un’adeguata gestione hanno portato a valutazioni più che positive del volo stesso e della predazione. A quel punto abbiamo potuto liberarlo e restituirlo alla vita selvatica con grande gioia”.