Welfare
martedì 30 Dicembre, 2025
Nuovi nidi e calo demografico, l’annuncio del sindaco di Trento: «Dall’anno prossimo niente più liste d’attesa»
di Redazione
I primi effetti concreti si vedranno già dopo l’Epifania: a gennaio non più di 45 famiglie dovranno aspettare
Effetto inverno demografico ma non solo: il 2026 si profila come un anno decisivo per i nidi comunali di Trento, con l’obiettivo – ormai vicino – di ridurre drasticamente, se non eliminare del tutto, le liste d’attesa. Ad annunciarlo è stato il sindaco Franco Ianeselli, intervenendo all’incontro di fine anno con la stampa: «Chiudiamo l’anno con una notizia positiva: il prossimo anno le attese per un posto al nido saranno quasi azzerate».
Un risultato che, come ha ricordato il primo cittadino, non nasce all’improvviso, ma è il frutto di un percorso avviato già nella precedente consiliatura, a partire dalla riduzione delle tariffe. «Non si tratta solo di rendere il servizio economicamente sostenibile – ha spiegato – ma di estenderlo il più possibile, affinché tutte le famiglie possano contare su un posto nei nidi comunali». Ianeselli ha poi voluto ringraziare la vicesindaca Elisabetta Bozzarelli, riconoscendole il lavoro svolto negli anni come assessora all’Istruzione.
I primi effetti concreti si vedranno già dopo l’Epifania, quando le liste d’attesa subiranno un netto ridimensionamento. Prima delle vacanze di Natale erano 102 le famiglie in attesa di un posto per l’anno educativo 2025-2026 nelle strutture comunali (23 nidi a tempo pieno e 4 a tempo parziale, per un totale di 1.207 posti). Con l’inizio di gennaio, il numero scenderà a 45, più che dimezzandosi.
Alla base di questo risultato c’è la cosiddetta “scelta di solidarietà tra famiglie”, introdotta con una modifica regolamentare approvata dalla Giunta un anno fa. La misura prevede il passaggio obbligatorio alla scuola dell’infanzia per i bambini dell’ultimo anno di nido che compiono tre anni tra gennaio e marzo. Il meccanismo ha permesso di liberare 85 posti nei nidi, dove la richiesta supera da sempre l’offerta, e contemporaneamente di sostenere le scuole dell’infanzia, oggi alle prese con un calo delle iscrizioni legato alla diminuzione demografica.
Grazie ai posti resi disponibili, è stato possibile accogliere anche 49 bambini già iscritti per l’anno 2026-2027 che avevano dato disponibilità a un ingresso anticipato. Considerando inoltre riassegnazioni e trasferimenti, a gennaio saranno circa 90 i nuovi bambini ammessi nei nidi comunali.
Le prospettive di crescita non si esauriscono qui. A settembre 2026 entreranno in funzione i 60 posti del nido Orsetto Pandi, ricostruito con il cofinanziamento del Pnrr, mentre nello stesso periodo prenderà avvio anche il progetto zero-tre a Mattarello, realizzato all’interno della scuola dell’infanzia grazie a un accordo con la Provincia autonoma di Trento. Il nuovo servizio, da 30 posti, utilizzerà aule oggi inutilizzate che verranno adeguate, potendo contare su spazi e servizi già presenti, come la cucina.
Sul modello dello zero-sei attivo a Povo, anche questa soluzione consente una gestione più efficiente delle strutture e offre ai bambini un’esperienza educativa di qualità, valorizzando la socializzazione e l’educazione tra pari, sempre meno frequenti nei nuclei familiari di dimensioni ridotte.
Con l’apertura dell’Orsetto Pandi e del nido di Mattarello, i posti complessivi disponibili arriveranno vicini a quota 1.300. Un numero che permetterà, per la prima volta dopo molti anni, di abbattere in modo significativo le liste d’attesa, realizzando l’obiettivo fissato dalla Giunta nel 2021: rendere il nido un servizio tendenzialmente universale, al pari della scuola dell’infanzia.